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Koelliker: «Siamo sempre stati esploratori»

Servizi, supporto alle aziende, gestione di flotte commerciali elettrificate, hub di energia. Le automobili sono state uno straordinario punto di partenza per il Gruppo Koelliker, diventato leader in Italia nell’importazione e distribuzione di marchi stranieri, ma le nuove frontiere della mobilità portano ben oltre il prodotto. E la capacità dell’azienda di anticipare tendenze e orientamenti del mercato viene declinata su territori molto diversi da quelli esplorati dal fondatore Bepi Koelliker negli anni Cinquanta.

«Siamo sempre stati un po’ esploratori e un po’ scout — dice Marco Saltalamacchia, Executive Vice President & Ceo del Gruppo Koelliker — la mobilità è nel nostro genoma, e molto delle nostre radici è restato nella Koelliker di oggi, ma i modelli di business sono cambiati, perché a cambiare sono stati i valori e le abitudini». Oggi Koelliker continua a distribuire Mitsubishi e SsangYong, risanata grazie a finanziamenti di capitale da parte di KG Group, ma lo scouting va soprattutto nella direzione di brand cinesi ed europei focalizzati sulle emissioni zero, come Aiways, Maxus, Wuzheng, B-on ed Evum, e di partner energetici con cui poter supportare le grandi aziende nella gestione della logistica e delle infrastrutture.

Mobilità diventa sinonimo di movimento, razionalità negli spostamenti, gestione intelligente del proprio tempo. «Il rapporto del consumatore con il mezzo diventa meno emotivo — continua Saltalamacchia —. Quello che il millennial cerca nella mobilità non coincide con i desideri delle generazioni precedenti, perché c’è un rapporto più razionale con il prodotto: si valuta il servizio, la qualità della vita a bordo, le informazioni che si possono ottenere per organizzare al meglio un viaggio, il fatto di sentirsi realmente integrato. Un po’ come l’evoluzione che hanno avuto in altri tempi i telefoni, diventando prima strumenti utili e poi smartphone».

Il gruppo Koelliker ha accettato la sfida di un prodotto diventato anello di una catena ben più complessa, in cui la transizione elettrica non è semplicemente una scadenza imposta dall’Unione Europea, ma un cambio di passo delle nuove generazioni. «Cambiano usi e “consumi”, per usare un gioco di parole, e l’elettrificazione porta direttamente nel mondo dei big data e di un’intelligenza artificiale, che entra nel mezzo di trasporto e diventa servizio di mobilità, che si tratti di mezzi privati o di flotte commerciali—, continua Saltalamacchia —. È una grande opportunità che dobbiamo cogliere, cercando di comprendere come queste tendenze si trasformeranno in prodotto e servizi per i nostri clienti». E, in un’ottica di sviluppo che non trascuri nessuno degli aspetti legati alla mobilità, Koelliker entra anche nel mercato dell’usato, con una nuova partnership con BCA-British Car on, azienda storica del settore, fondata nel 1946, e tra le prime società a organizzare la vendita di auto tramite il meccanismo dell’asta. «BCA è la prima realtà in Europa a gestire il remarketing dell’usato a 360° — spiega Saltalamacchia — e vanta più di un milione di veicoli venduti ogni anno».

L’accordo tra le due aziende prevede la nascita di un progetto innovativo che andrà da un lato ad ampliare il portafoglio di offerta del Gruppo Koelliker e dall’altro darà vita a un nuovo strumento che sarà messo a completa disposizione dei dealer, per creare una sinergia tra vendita del nuovo e ritiro dell’usato e promuovere l’eco-mobilità facilitando la sostituzione del parco esistente. «Crescere, guardarci intorno e studiare nuovi business è nelle nostre corde da sempre; farlo scegliendo aziende di eccellenza, è una nostra abitudine — conclude il Ceo del Gruppo Koelliker —. Sono certo che BCA sia il partner ideale in questo progetto nel quale il Gruppo crede tantissimo e ha deciso di investire, con il doppio obiettivo di fornire ai dealer un nuovo strumento che gli permetta di lavorare e accrescere il loro business, e di allargare la nostra offerta di servizi e prodotti».

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