Saloni

Japan Mobility Show, prove di rinascita

Il Tokyo Motor Show si prepara ad una semi-rivoluzione nel 2023: nuovo nome e soprattutto nuovo concetto di "mobilità in esposizione"

Il futuro dei saloni automobilistici tradizionali sembra essere segnato. La pandemia di Coronavirus che negli ultimi anni ha travolto anche il settore automotive ha inevitabilmente accelerato il processo di declino delle fiere in presenza: sempre più case automobilistiche preferiscono “boicottare” i saloni, per presentare le ultime novità in via digitale o attraverso eventi più piccoli ed esclusivi. E così sono gli stessi organizzatori delle manifestazioni espositive che cercando di adattarsi ai trend del momento: l’ultimo salone che sta cercando di mutare la propria impostazione è quello di Tokyo.

In vista del prossimo anno ha innanzitutto cambiato nome: non si chiamerà più Tokyo Motor Show, ma Japan Mobility Show. Gli organizzatori hanno confermato la data di inizio della kermesse: si partirà il 26 ottobre del 2023, con l’obiettivo di attrarre nuovi espositori e start-up che vadano oltre il concetto base di mobilità. Tradotto, non ci saranno solamente automobili in esposizione: spazio infatti anche alla “mobilità di nuova generazione”, che include veicoli commerciali, motociclette, carrozzerie, componenti e macchinari. Ad oggi ancora non si sa quali modelli specifici potrebbero debuttare nella cornice del Japan Motor Show: la JAMA ha annunciato che inizierà a reclutare espositori alla fine di questo mese. Ad ospitare lo svolgimento della manifestazione sarà il Tokyo Big Sight, conosciuto anche come Tokyo International Exhibition Center, anche se gli organizzatori hanno fatto sapere che sta valutando la possibilità di espandere la fiera in aree vicine al centro espositivo e all’area Rinkai Fukutoshin.

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“Abbiamo stabilito un quadro per la mobilità in modo che altri settori possano partecipare all’evento. Spero che sarà uno spettacolo che dia nuova energia al Giappone“, ha dichiarato Akio Toyoda, presidente di Toyota nonchè numero uno della JAMA. Non è da escludere che il Japan Mobility Show possa attirare a sè anche alcuni fornitori di servizi di mobilità, come confermato dal capo del comitato organizzatore dello spettacolo Jun Nagata.