Iveco riporta in Italia la produzione di autobus: saranno realizzati nel nuovo stabilimento di Foggia, dove il gruppo è già presente con il sito di Fpt Inustrial dedicato ai motori industriali e ha 1.600 dipendenti. L’investimento è di circa 40 milioni di euro e beneficerà dei fondi del Pnrr. A regime verranno prodotti mille autobus all’anno ad alto contenuto tecnologico, con propulsioni a zero emissioni (elettriche a batteria e a idrogeno) e a basse emissioni (metano, biometano, a carburanti tradizionali e biofuel) e ci lavoreranno 100 persone. Il progetto coinvolge altri 200 dipendenti a Torino, metà nella produzione delle batterie elettriche e metà al centro ricerche.
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Il ritorno alla produzione in Italia
«Il nuovo stabilimento di Foggia rappresenta un investimento importante per noi, assolutamente in linea con la nostra strategia di mantenere e rafforzare la nostra presenza in Italia, in centri d’eccellenza come quello di Foggia. È con orgoglio che realizziamo concretamente il ritorno della nostra produzione di autobus nel Paese. Al trasporto pubblico italiano forniremo così i nostri mezzi più avanzati tecnologicamente e i più sostenibili a livello ecologico» ha sottolineato l’amministratore delegato di Iveco Group, Gerrit Marx. «Abbiamo scelto l’Italia e Foggia perché possono esprimere grande professionalità e responsabilità. Con questa scelta abbiamo anche rafforzato il legame tra le attività di Foggia e Torino. Abbiamo scelto l’Italia e Foggia perché siamo stati sostenuti dalle istituzioni» ha aggiunto Domenico Nucera, presidente di Iveco Bus. Plaudono all’investimento i sindacati, alcuni presenti a Foggia. Per Fim, Fiom, Uilm e Fismic, si tratta di un segnale importante per il Paese e per il Mezzogiorno, che crea prospettive sul piano dell’occupazione.