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Iveco, autobus a zero emissioni: torna a produrli in Italia (mille all’anno)

Iveco riporta in Italia la produzione di autobus: saranno realizzati nel nuovo stabilimento di Foggia, dove il gruppo è già presente con il sito di Fpt Inustrial dedicato ai motori industriali e ha 1.600 dipendenti. L’investimento è di circa 40 milioni di euro e beneficerà dei fondi del Pnrr. A regime verranno prodotti mille autobus all’anno ad alto contenuto tecnologico, con propulsioni a zero emissioni (elettriche a batteria e a idrogeno) e a basse emissioni (metano, biometano, a carburanti tradizionali e biofuel) e ci lavoreranno 100 persone. Il progetto coinvolge altri 200 dipendenti a Torino, metà nella produzione delle batterie elettriche e metà al centro ricerche.

Urso: un buon utilizzo delle risorse del Pnrr

«Oggi è un giorno importante. Questo stabilimento segna una svolta, è la dimostrazione che si può rilanciare la produzione nel nostro Paese e tanto più una produzione ecologicamente sostenibile» ha detto il ministro alle Imprese e al Made in Italy, Adolfo Urso, presente all’inaugurazione con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Ha inviato un videomessaggio il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto. Urso ha espresso l’auspicio che «questa svolta sia anche un modello di quello che può accadere con altri stabilimenti nel nostro Paese» e ha aggiunto che «è un esempio di buon utilizzo delle risorse del Pnrr». Urso ha anche annunciato l’intenzione «di rottamare tutti i veicoli più inquinanti, Euro 0,1,2,3 che sono ancora circolanti nel nostro Paese» e «di indirizzare meglio gli incentivi affinché anche i ceti meno abbienti possano rottamare la vecchia auto e acquistarne una ecologicamente più sostenibile».

Il ritorno alla produzione in Italia

«Il nuovo stabilimento di Foggia rappresenta un investimento importante per noi, assolutamente in linea con la nostra strategia di mantenere e rafforzare la nostra presenza in Italia, in centri d’eccellenza come quello di Foggia. È con orgoglio che realizziamo concretamente il ritorno della nostra produzione di autobus nel Paese. Al trasporto pubblico italiano forniremo così i nostri mezzi più avanzati tecnologicamente e i più sostenibili a livello ecologico» ha sottolineato l’amministratore delegato di Iveco Group, Gerrit Marx. «Abbiamo scelto l’Italia e Foggia perché possono esprimere grande professionalità e responsabilità. Con questa scelta abbiamo anche rafforzato il legame tra le attività di Foggia e Torino. Abbiamo scelto l’Italia e Foggia perché siamo stati sostenuti dalle istituzioni» ha aggiunto Domenico Nucera, presidente di Iveco Bus. Plaudono all’investimento i sindacati, alcuni presenti a Foggia. Per Fim, Fiom, Uilm e Fismic, si tratta di un segnale importante per il Paese e per il Mezzogiorno, che crea prospettive sul piano dell’occupazione.

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