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Gli interni delle auto di domani? Saranno fatti di caffè, lenticchie e noci

Bello l’abitacolo della Porsche 911 qui sopra, vero? È esattamente come vorreste che fosse l’interno di una 911 d’epoca modificata: pulito, minimalista, preciso come un laser industriale e… fatto di caffè?! Beh, tecnicamente di polpa di caffè – il frutto in cui si trovano i chicchi di caffè, che viene scartato nella nostra incessante ricerca di crema e caffeina – e questo solo per il cruscotto. Gli schienali dei sedili e il volante utilizzano lo stesso materiale delle camicie di lino, una miscela di noce e guscio d’uovo sostituisce le finiture in plastica e i sedili e i tappetini delle portiere sono realizzati con plastica recuperata dall’oceano e riciclata. A quanto pare, le lenticchie scadute (o il riso) possono essere utilizzate per i quadri elettrici e per le lenti delle luci. Pare invece che anche il pane da tavola più secco non sia adatto per i roll-bar.

gli interni delle auto di domani? saranno fatti di caffè, lenticchie e noci

Interno Porsche 911 realizzato con materiali di recupero riciclati

Salviamo il salvabile

A questo punto avrete capito dove Ian Callum e l’azienda di design/ingegneria che porta il suo cognome vogliono arrivare. E sì, è il concetto di “Ehi, buttiamo via davvero un sacco di cose”. Se non cambieremo atteggiamento, le generazioni future ci guarderanno con profondo disprezzo: “Vuoi dire che gettavano il cibo non consumato nel terreno e lo lasciavano lì a marcire?”, “Usavano uno dei materiali più resistenti mai creati per prodotti usa e getta?”… Insomma, questo genere di cose.

Scienza, non fantascienza

Secondo le stime di Callum, già nel 2030 potrebbero essere disponibili materiali all’altezza degli standard automobilistici e di facile produzione. Ognuno dei materiali che vedete nello studio su base 911 presentato qui soddisfa già questi requisiti. Ciò significa che sono abbastanza resistenti per sopravvivere al ciclo di vita di un’auto… il che è più di quanto si possa dire per le plastiche di molte auto europee dei primi anni 2000.

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Buona la seconda (vita)

In termini di sicurezza, i materiali riciclati possono spesso essere migliori dei cosiddetti prodotti vergini: a quanto pare, il materiale della polpa di caffè è resistente alle fiamme, i coloranti possono provenire dalle carote viola (in origine erano viola prima che gli olandesi le manipolassero, non so) e le foglie degli alberi possono prendere il posto delle impiallacciature di legno colorato. E dato che non siamo esattamente sommersi da storie di persone avvelenate da foglie e carote – o addirittura bruciate da incendi di frutta – ci sembra che siano abbastanza sicuri. Per quanto riguarda poi la sicurezza di guidare – o modificare – una 911 classica? In entrambi i casi, diremmo che l’idea migliore è quella di “farlo con delicatezza”. Meglio bersi prima un buon caffè, no?

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