AUTO ELETTRICHE

General Motors EV1, l'auto elettrica più brutta di sempre

A metà anni ’90, in California, la lotta alle emissioni inquinanti e la relativa transizione energetica aveva dato una piccola anticipazione di quello che viviamo oggi. Un primo “assaggio” di elettrificazione delle auto.

Proprio per il mercato californiano la General Motors produsse, tra il 1996 e il 1999, circa 1.100 esemplari della EV1, berlina a zero emissioni con cui si voleva esplorare il mondo della mobilità sostenibile sette anni prima dell’arrivo di Tesla.

Ma il progetto, sebbene molto ambizioso, non proseguì. L’auto, prodotta in 1.171 esemplari, ebbe anche un discreto successo. Soprattutto tra i ricchi californiani, che la videro come un vero e proprio status symbol. ma il design di quell’auto era davvero strano. Un ‘estetica davvero orrenda.

general motors ev1, l'auto elettrica più brutta di sempreFoto GM

La prima auto elettrica di General Motors

La GM EV1 era un’autovettura a propulsione elettrica prodotta dall’azienda statunitense General Motors dal 1996 al 1999. Diventato un fenomeno di costume per la sua scelta estetica e aerodinamica è anche considerata tra le auto più brutte mai realizzate sul mercato. Sebbene il suo design futuristico diventò allora uno status symbol.

general motors ev1, l'auto elettrica più brutta di sempreFoto GM

La prima auto elettrica garantiva discreta autonomia

General Motors produsse la GM EV1 per 4 anni, in due generazioni. La prima era alimentata con batterie al piombo, impilate sotto il tunnel posteriore e centrale, per un totale di 26 accumulatori, che garantivano un’autonomia tra i 110 e i 160 km con una sola carica. La seconda introduceva batterie al nichel-metallo idruro, con conseguente miglioramento dell’autonomia, passata a 160-225 km, al pari con la media delle autonomie odierne.

general motors ev1, l'auto elettrica più brutta di sempreFoto GM

La GM EV1 aveva un design futuristico

Il design era sicuramente quello tipico di un auto elettrica. Ma stupiva perché sembrava uscita da un film di fantascienza. Con le ruote posteriori coperte appariva come una navicella. 

general motors ev1, l'auto elettrica più brutta di sempreFoto GM

Tecnologia all’avanguardia per la GM EV1

La GM EV1 per essere stata prodotta a metà anni ’90 si dotava già di tecnologie interessanti per l’epoca. Ad esempio c’era la chiave elettronica (keyless). Inoltre, aveva un quadro strumenti interamente digitale, a LED, ancora una volta prima auto nella storia. Il quadro era avanti, vicino al parabrezza, con layout minimo molto futuristico, e con diversi pulsanti per il controllo delle funzionalità.

general motors ev1, l'auto elettrica più brutta di sempreFoto GM

Una fine quasi scontata per la GM EV1

General Motors decise di interrompere la produzione dopo soli 4 anni, addirittura distruggendo gli esemplari in circolazione. In totale, sono state prodotte 1.117 unità, e lo scarso successo commerciale si deve a costi elevati di manutenzione e dell’infrastruttura di ricarica, all’epoca poco sostenibili. Ma forse anche all’estetica davvero inguardabile di quell’auto troppo futuristica.

TOP STORIES

Top List in the World