Lordstown

Foxconn chiude i rubinetti: Lordstown sull'orlo della bancarotta

Il colosso taiwanese vuole mettere fine alla partnership: così la startup americana di veicoli elettrici rischia di fallire

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Ricordate Lordstown? La startup americana di veicoli elettrici non ha mai avuto vita facile. Dopo i grandi annunci iniziali e l’acquisto dell’ex fabbrica General Motors con sede proprio a Lordstown, l’azienda ha iniziato ad affrontare una contrazione di liquidità che ne ha rallentato il ruolino di marcia portandola più volte sull’orlo della chiusura.

Accade anche oggi. La Casa americana, infatti, ha annunciato che potrebbe presentare istanza di fallimento dopo che il suo ultimo partner industriale, Foxconn, ha dichiarato di stare valutando la possibilità di fermare i finanziamenti.

Sostegno su più fronti

Foxconn, colosso taiwanese dell’elettronica di consumo impegnato anche nel campo della mobilità elettrica, aveva comprato lo stabilimento di Lordstown a fine 2022. L’azienda asiatica aveva rimpinzato le casse della startup americana con ben 170 milioni di dollari, da sommare ai 230 sborsati per l’impianto ex-GM, dal quale – oltre ai veicoli Lordstown – sarebbero uscite anche le Fisker Pear.

Il 21 aprile, Lordstown ha però ricevuto una lettera da Foxconn in cui quest’ultima denunciava la violazione di una delle clausole dell’accordo stipulato. Violazione che consentirebbe proprio a Foxconn di interrompere i rapporti e fermare le prossime tranche di acquisto di azioni della Lordstown per 47,3 milioni di dollari di valore.

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Si spera in un ripensamento

Lordstown, il 1° maggio, si è perciò detta vicina al fallimento. Attualmente, le due aziende si stanno parlando per trovare una soluzione, ma la situazione è tutt’altro che rosea. “Se non risolviamo la nostra controversia con Foxconn in modo tempestivo saremo costretti a ridurre o cessare del tutto le nostre attività”, si legge in una comunicazione che Lordstown ha depositato presso la Sec (la Securities and Exchange Commission americana, istituto che vigila sulle società quotate in Borsa).

La speranza dei vertici aziendali è di riuscire a strappare almeno un finanziamento tale da consentire a Lordstown di trovare un altro partner strategico con cui portare avanti i propri progetti. Come se non bastasse, le azioni sono crollate sotto quota 1 dollaro da ormai più di 30 giorni e questo potrebbe dare diritto al Nasdaq di cancellare dalla quotazione a Wall Street.

Fotogallery: Foto – Lordstown Endurance

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Fonte: Lordstown Motors via Bloomberg

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