- Ellen Jones: “Sostenibilità in tutti i reparti della F1”
- Le idee della F1 per ridurre l’inquinamento
- Il progetto pilota in Austria
- I Gp virtuosi
- Inclusione e parità in F1
Formula 1: Japanese Grand Prix
Ellen Jones: “Sostenibilità in tutti i reparti della F1”
“Lo sport può accendere la passione e accendere una luce nel mondo attorno a noi. In Formula 1, prendiamo seriamente questo privilegio e ci impegniamo a farlo migliorare continuamente le nostre operazioni e allo stesso tempo presentare le tecnologie del futuro” ha spiegato Ellen Jones, responsabile Esg (environment, social and governance) della F1 presentando il primo “Impact Report” della categoria. “Per raggiungere questo obiettivo, stiamo integrando la sostenibilità in tutti i reparti anche della F1 così come con le principali parti interessate del nostro sport”.
Le idee della F1 per ridurre l’inquinamento
Ridurre si può. La F1 ci sta riuscendo attraverso lo spostamento verso operazioni remote e con meno personale in pista (circa 150 in meno quelli della stessa F1), l’uso di energia rinnovabile nelle fabbriche, negli uffici e negli eventi, tagli alla quantità di merci inviate in tutto il mondo. E in programma ha di spingersi oltre: con investimenti in carburanti alternativi per tutti, compreso il trasporto aereo, in biocarburanti per il trasporto stradale e marittimo e in carburante sostenibile al 100% per le automobili nel 2026. Oltre a puntare a soluzioni per il paddock per ridurre il consumo di energia con investimenti in nuove tecnologie per ridurre la dipendenza dalle infrastrutture fisiche.
Il progetto pilota in Austria
I Gp virtuosi
Altri esempi in giro per il mondo? Il gp di Silverstone è stato alimentato da alternative energetiche verdi, inclusi 2.746 pannelli solari e l’utilizzo di combustibile HVO in totale per i generatori temporanei; il gp d’Olanda ha ridotto il consumo di carburante di circa 80 mila litri, sostituendolo con HVO100, che insieme ad altre iniziative ha portato a ridurre l’impronta di carbonio del 94,5%; il parco solare del circuito del Bahrain ha prodotto 5,28 MW di energia pulita tra i gp del 2022 e 2023; il gp di Singapore ha installato 1.396 pannelli solari sul tetto dell’edificio dei box e si sono impegnati a ridurre le emissioni prodotte dalle fonti energetiche del 50% entro il 2028; il gp di Las Vegas ha lanciato il primo dei suoi programmi di conservazione dell’acqua.
Inclusione e parità in F1
Sforzi comuni per l’ambiente. Ma la F1 vuole impegnarsi anche per l’educazione e l’inclusione, anche collaborando col La Mission 44 di Lewis Hamilton: per le donne, gli studenti, i gruppi e le minoranze più svantaggiate. Il divario retributivo di genere nel management della F1 è stato ridotto dal 30% del 2017 al 20,7%; sono nate categorie al femminile come la F1 Academy e programmi nelle scuole; entro il 2025 la F1 avrà supportato una cinquantina di studenti di 5 Università leader nel Regno Unito ma anche la MUNER, la Motorvehicle University of Emilia-Romagna, con borse di studio in ingegneria e la possibilità di lavorare in F1. In una F1 più giusta e verde.