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DIRT Podcast, EICMA Edition: Alessandro Lupino

Ha vinto tutto quello chi poteva vincere nel minicross, ha rappresentato per otto volte l’Italia nel Motocross delle Nazioni, vincendolo nel 2021, ha corso con i Team ufficiali di Husqvarna, Kawasaki e Beta. Di chi stiamo parlando? Ladies and Gentleman Alessandro Lupino!

Il nativo di Viterbo ci è venuto a trovare nel nostro Podcast registrato, in versione speciale, durante EICMA 2023. Con Alessandro abbiamo parlato, in pillole, della sua carriera e di quello che sarà il suo futuro che lo vedrà, naturalmente, impegnanto nel mondo del motocross.

Ecco qui un estratto della nostra intervista che trovate in versione integrale su YouTube. Buona visione!

Gli inizi e gli anni nel minicross

DIRT: Ciao ragazzi! Siamo qui ad EICMA e siamo qui per un altro episodio del nostro DIRT Podcast. Qui con noi c’è Alessandro “Ale” Lupino. Ciao Ale, benvenuto!

Alessandro Lupino: Salve, ciao a tutti!

DIRT: Allora Ale, innanzitutto benvenuto. In questo Podcast ci piace un po’ andare a scoprire quelle che sono le carriere e le avventure dei personaggi che invitiamo. Partiamo quindi dall’inizio: da dove arriva la passione per la moto e come sei partito in questo sport?

dirt podcast, eicma edition: alessandro lupino

DIRT Podcast, EICMA Edition: Alessandro Lupino

Alessandro Lupino: In realtà io ho iniziato con il calcio. Fino agli 8 anni ho giocato a calcio ma nella mia famiglia c’era mio zio che faceva enduro e che aveva corso anche la Dakar. Sono stati lui e mio nonno materno a regalarmi la mia prima moto quando avevo circa 8 anni e mezzo.

DIRT: Era dentro di te questa cosa delle moto, forse c’era qualcosa che ti veniva meglio degli altri…

Alessandro Lupino: 2002! Quelle sono state le prime gare, avevo circa 11 anni. Iniziando tardi io ho saltato un po’ le prime fasi. Quando mio nonno ha visto che mi piaceva andare in moto mi ha regalato un Polini 50 cc. Con quella siamo andati in una scuola e quando siamo tornati a casa mi hanno regalato la prima 85 cc, proprio la Kawasaki che dicevi tu. Mi sono iscritto subito al Campionato Italiano, il 2002 è stato il primo anno in quel campionato e l’ho vinto. È partito tutto molto velocemente.

DIRT: Allora hai iniziato piuttosto tardi…

Alessandro Lupino: Sì esatto, ho iniziato abbastanza tardi, sicuramente più tardi rispetto a tutti gli altri. Anche perché mio papà non voleva assolutamente che andassi in moto.

DIRT: Quale è stata la tua prima moto?

Alessandro Lupino: Un Malaguti Grizzly 50 cc.

DIRT: Quindi Malaguti Grizzly, inizi a girare e arrivi quindi a fare le prime gare. Io onestamente mi ricordo di te ai tempi del minicross, la prima gara in cui ti ho visto è stata al Campionato Italiano a Castiglione del Lago. Guidavi una Kawasaki 85 cc a ruote basse e mi ricordo che correvi con una felpa nera. Non ricordo però l’anno…

dirt podcast, eicma edition: alessandro lupino

Alessandro Lupino DIRT Podcast

Alessandro Lupino: Guarda, quando ero piccolo la mia fortuna è stata avere una pista vicino a casa in cui potevo arrivare passando per strade di campagna senza utilizzare né furgone né carrelli. Mia mamma passava al distributore e prendeva la benzina mentre io andavo giù in moto. Andavo a girare tutti i giorni!

DIRT: Sono ricordi bellissimi! Da lì la tua carriera cresce tanto. Nell’Italiano Minicross ci ricordiamo di te con la maglietta Foto Shop tutto giallo. Nel mondo KTM hai fatto degli anni da paura, sia in Italia che nel Campionato Europeo, dove hai incrociato Ken Roczen. Che cosa ti ricordi e quale è la cosa più “wow” di quelle annate?

Alessandro Lupino: In quegli anni ero veramente, probabilmente, il pilota più forte al Mondo e lo dimostravo in ogni gara. Nella 85 cc Senior c’erano Gianluca Martini e Mauro Fiorgentili ed io, nonostante avessi uno o due anni meno di loro mi sono subito intromesso nella lotta. Martini fu squalificato due volte perché ad Asti e a Città di Castello mi tirò la moto addosso, dopo il traguardo, perché lo avevo passato nell’ultimo giro. Quelli sono stati i primi dispettucci. Dopo questi successi sono entrato in Foto Shop e in quelle annate, bellissime, mi sono divertito tantissimo. Sono entrato nel programma Talenti Azzurri della FMI e dal 2004 al 2006 ho vissuto le mie migliori stagioni. Nel 2004 ho vinto il Campionato Europeo, nel 2005 il Trofeo Italia e nel 2006 Campionato Italiano, Campionato Europeo e Campionato Mondiale. In quel Mondiale secondo fece Ken Roczen e terzo Eli Tomac.

dirt podcast, eicma edition: alessandro lupino

Il passaggio tra i grandi

DIRT: Dopo questi risultati sei approdato nella categoria maggiore. Un approdo anche, da un lato sorprendente. Sei arrivato subito in casa De Carli e subito con la 250 cc. Come è stato?

Alesssandro Lupino: Lì è stato un grande passo, forse un po’ troppo grande. Ero un ragazzino, avevo 15 anni, avevo appena vinto il Mondiale 85 cc e quando mi arrivò la chiamata di De Carli, i miei genitori, appassionati ma non troppo esperti, mi dissero di accettare. Forse per un passo così grande avrei avuto bisogno di essere seguito maggiormente. Ho comunque avuto l’opportunità di imparare tanto dal Team, ma quel passaggio, onestamente, andava accompagnato un po’ meglio.

DIRT: In quel periodo hai iniziato a legare con Antonio (Cairoli, ndr)?

Alessandro Lupino: Sì, per lui e Matteo Bonini, sei anni più grandi di me, ero il bambino a cui fare i dispetti. Ora ognuno ha fatto il testimone nel matrimonio dell’altro.

DIRT: Finito il periodo in Yamaha inizia un periodo abbastanza colorato della tua carriera. Tanti si ricorderanno sicuramente il passaggio in Kawasaki con quella super gara a Maggiora nel 2013. Che cosa ci vuoi raccontare di quei momenti?

Alessandro Lupino: Sicuramente ci sono state bellissime gare ma anche tanti momenti di bassi. Alcuni sono indimenticabili: quella gara lì a Maggiora nel 2013 è stata da brividi. Quando feci il sorpasso, nella seconda manche, per salire sul podio ricordo di aver smesso di sentire la mia moto per il boato del pubblico.

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Il capitolo Beta ed il futuro

DIRT: Da paura! Passiamo oltre: ci sono state diverse moto e diversi brand con cui hai corso. L’ultimo, di cui fai ancora parte è Beta che è approdato da poco nel motocross e che lancia qui ad EICMA la prima moto acquistabile da tutti. Raccontaci qualcosa di questi tuoi ultimi anni, considerando che hai dato il saluto al Mondiale.

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Alessandro Lupino: Sì, non sono vecchio a 32 anni ma ho fatto questa scelta. Due anni fa mi sono interessato al progetto Beta. Un progetto bellissimo in cui loro stanno investendo tanto. Il primo anno ho fatto fatica anche a causa della appendicite / peritonite che mi ha colpito. Avevo un doppio lavoro: ero sia il pilota titolare che il tester, un impegno veramente grosso da gestire. Da qui ho capito che mi piaceva fare il tester e probabilmente la scelta di due anni fa mi ha portato alla decisione di adesso di non essere più impegnato a tempo pieno nel Mondiale. Sarò comunque partecipe alle gare perché qualcuna ne correrò.

DIRT: Ti abbiamo visto al Motocross delle Nazioni e lì stavi già svolgendo quello che potrebbe essere per te un secondo ruolo nel mondo del motocross. Vuoi raccontarci qualcosa di questa esperienza?

Alessandro Lupino: È stato veramente bello. Per la prima volta sono stato al fianco dei piloti per aiutarli da fuori. Probabilmente senti più la tensione fuori dalla pista che dentro. Ho sofferto un sacco ma i ragazzi sono stati bravissimi ed è anche nato un bel gruppo. E proprio il gruppo è stata la chiave del risultato dell’Italia.

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DIRT: E che risultato! Ale Lupino però non finisce qua, quale sarà il tuo futuro?

Alessandro Lupino: CI saranno dei cambiamenti. È bello vedere nuovi nomi come Triumph e Ducati investire nel fuoristrada. Sono molto fiero di far parte, dal prossimo anno, di un nuovo progetto. Vedremo cosa riusciremo a costruire.

DIRT: Non vediamo l’ora nemmeno noi di vedere e scoprire queste novità. Torneremo a romperti di nuovo Ale!

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L’articolo DIRT Podcast, EICMA Edition: Alessandro Lupino proviene da Get Dirt.

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