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Crollo Ponte Morandi, cinque anni fa la tragedia

A cinque anni dal crollo del viadotto Morandi a Genova che provocò 43 vittime sono ancora tanti i punti interrogativi

Crollo Ponte Morandi, cinque anni fa la tragedia

Stessa data, stessa ora, cinque anni fa. Erano le 11.36, era il 14 agosto, era il 2018, quando il crollo del Ponte Morandi a Genova rimbombò sulle prime pagine di tutti i quotidiani e in primo piano nelle edizioni straordinarie di tutti i telegiornali. Fu la sezione del ponte che sovrasta la zona fluviale e industriale di Sampierdarena, lunga 250 metri, a collassare improvvisamente insieme al pilone di sostegno numero 9, provocando 43 vittime a bordo dei mezzi in transito e tra gli operai al lavoro nella sottostante isola ecologica dell’AMIU.

Il ricordo di Meloni e Mattarella

Oggi corre il quinto anniversario di quella tragedia, che ancora oggi grida vendetta considerando che giustizia non è stata fatta, almeno non ad oggi. “Sono tante le domande poste da quella tragedia che sono ancora rimaste senza risposta – ha commentato la premier Giorgia Meloni – La rabbia, il dolore, la sete di giustizia dei familiari delle vittime sono sentimenti sacrosanti e che meritano tutto il nostro rispetto“. Parole che fanno eco a quelle del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Il trascorrere del tempo non attenua il peso delle responsabilità per quanto accaduto. Ed è responsabilità fare giustizia”.

Tragedia o scandalo?

Una tragedia che ha riacceso i riflettori sullo stato di salute delle infrastrutture e della rete autostradale italiana, con tanto di richiesta reiterata nel corso degli anni di revoca delle concessioni ad Aspi. Negli ultimi mesi poi sono emersi dettagli shock relativi al crollo del viadotto, con testimonianze e deposizioni che hanno raccontato come alcuni difetti di progettazione avevano creati perplessità sul fatto che il ponte potesse restare su. Ma nessuno fece nulla, pur sapendo come sarebbero potute andare le cose. E come sono andate lo abbiamo visto tutti.

Il commento di Salvini

“Il 14 agosto di cinque anni fa l’Italia si fermò e tutti lo ricordiamo ancora con sconcerto, tristezza e commozione. Il crollo del Ponte Morandi è una delle più grandi tragedie della nostra storia recente: 43 vittime, centinaia di sfollati, una comunità atterrita”, scrive su Facebook il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, che questa mattina si è recato a Genova insieme alle famiglie per “commemorare chi non c’è più e per ricordare il grande sforzo che, dopo il disastro, unì tutte le forze del Paese per ricostruire a tempo record il ponte, superando divisioni, lentezze e ostacoli burocratici, una straordinaria opera infrastrutturale che dimostrò la capacità di reazione dei genovesi e di tutto il Paese, l’ingegno italiano e le sue potenzialità di rinascita”.

FP | Andrea Trezza RIPRODUZIONE RISERVATA

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