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Crisi dell’auto, si allontana l’obiettivo di Urso di produrre 1 milione di veicoli in Italia

crisi dell’auto, si allontana l’obiettivo di urso di produrre 1 milione di veicoli in italia

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“Il dato trimestrale che riscontriamo è in peggioramento e ci porta a dire che ci allontaniamo dall’obiettivo del milione di veicoli annui, che è l’obiettivo del tavolo ministeriale”. Per Ferdinando Uliano, segretario generale Fim, i dati di produzione Stellantis in Italia nel I trimestre 2024 flettono verso il negativo.

Lo dimostrano i dati dell’osservatorio periodico dei metalmeccanici della Cisl. La produzione in generale è in calo del 50% a Torino e Melfi. In particolare, il sito in provincia di Potenza “pesa parecchio in termini di quantità”, sottolineando che rispetto al I trimestre 2019, cioè pre-Covid, il calo si amplia ulteriormente, arrivando al 62%. “Riscontriamo nel primo trimestre una flessione significativa, più o meno del 10% per quanto riguarda i veicoli prodotti nel Paese, sia auto sia mezzi commerciali. La situazione vede tutti gli stabilimenti in forte riduzione, tranne quelli di Pomigliano d’arco e di Atessa, dove vengono prodotti i veicoli commerciali”, premette il sindacato.

Se l’anno scorso c’è stata una produzione, tra auto e veicoli commerciali, intorno a quota 751.384 unità, inferiore quindi all’obiettivo del milione sulla cui base si tiene il confronto al ministero delle Imprese e del Made in Italy, ora la nuova proiezione segna al momento solo 630.000 veicoli. Per arrivare a un milione, si sarebbe dovuto avere un aumento di un terzo dei volumi. “Invece il dato trimestrale che riscontriamo è in peggioramento rispetto a quello del 2023. Per questo il milione si allontana. In questo quadro è urgente che il nuovo sistema degli incentivi entri in vigore al più presto”.

Il polo torinese, rispetto al primo trimestre 2023, segna in particolare una flessione del 51%, mentre la Maserati di Modena, che registra poche quantità prodotte, subisce un calo intorno al 68%. Cassino mostra invece un -40%, sempre nei primi tre mesi. L’eccezione Pomigliano, dove si fabbrica la Panda, raggiunge un +26%, mentre anche Melfi è negativa: -50%. Il totale dell’auto, quindi, indica una riduzione dei volumi del 23,8%. Se non ci fosse Pomigliano il calo degli stabilimenti segnerebbe 50%, più o meno. I veicoli commerciali di Atessa, in questo quadro, producono un effetto positivo, rispetto ai volumi del 2023, e (solo) questo determina il dato complessivo generale del -10%, meno grave. Se si guarda solo all’auto la situazione è più grave.

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