Michele Crisci
”Rischiamo di perdere metà anno”
Il presidente dell’UNRAE è molto preoccupato per questa situazione: “È d’obbligo per noi continuare a sottolineare l’importanza e l’urgenza di rendere presto operativo il nuovo schema incentivi: considerando i tempi tecnici di tutti i prossimi passaggi della normativa ancora necessari, rischiamo di arrivare a perdere metà dell’anno”.
Con l’ipotesi di andare ancora più in ritardo sul resto d’Europa: “Gli incentivi sono stati introdotti in Francia da 15 anni, in Spagna da 14 anni, nel Regno Unito da 13 anni, in Germania da 8 anni e in Italia solo da 5 anni. E, da noi, gli incentivi sono stati vanificati dall’esclusione delle aziende, vero motore della transizione energetica”.
”Serve togliere il tetto di prezzo”
L’ulteriore proposta da parte di UNRAE per favorire la transizione energetica è “la revisione del trattamento fiscale delle auto aziendali in uso promiscuo, agendo su detraibilità IVA e deducibilità dei costi in funzione delle emissioni di CO2 e riducendo il periodo di ammortamento a 3 anni, per rilanciare la competitività delle nostre aziende”.