Quando è uscito negli Anni 60 era all’avanguardia per meccanica e per design. Ora, oltre mezzo secolo dopo, è invece un modello che insegue con successo il gusto rétro pur conservando al suo interno un movimento estremamente contemporaneo. Scherzi del tempo, dei gusti, delle mode. Che in fin dei conti hanno permesso al Top Time di Breitling di conservarsi pressoché immutato nell’essenza.
Oggi ancor più riconoscibile per elementi estetici a dir poco unicizzanti, come i due contatori cronografici dall’inedita forma quadrata ammorbidita però da spigoli fortemente stondati. Una collezione particolarmente propensa a prestarsi a collaborazioni dal sapore vintage, come quella confezionata nel 2021 con Deus Ex Machina, ribadita sul finire del 2022 con un ulteriore esecuzione a tema.
Una referenza se possibile ancor più allineata con i gusti del momento nonché con lo stile di Deus Ex Machina, realtà australiana nata nel 2006 e divenuta celebre a livello planetario nel campo della customizzazione delle motociclette così come per una linea di abbigliamento destinata agli spiriti liberi su due ruote.
Non è un caso allora che proprio l’ultima versione del Top Time Deus sia accompagnata da una borsa in tela cerata co-brandizzata, e che attorno al modello in questione sia stata realizzata per l’occasione una selezione di capi di abbigliamento e di accessori. Segno di una collab pensata e strutturata, che gira naturalmente attorno allo strumento del tempo di Breitling.
Un cronografo bicompax con cassa da 41 mm (lo spessore è 14,27 mm) in acciaio impermeabile fino a 3 atmosfere completata da un cinturino forato in pelle di vitello marrone e da un fondello pieno inciso con la silhouette di una moto custom lanciata in velocità. Il movimento, a carica automatica e certificato dal Cosc, è invece il Calibro 23, cronografo senza datario accreditato di circa 48 ore di autonomia.