Carburanti, ira automobilisti per i prezzi. Codacons: «Boicottare i più cari». E il governo manda la Gdf nei benzinai
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Indaga la Procura. E il governo manda la Gdf
Anche la Procura di Roma indaga sui rincari, compresi i prezzi del carburante, nell’ambito di un fascicolo aperto per individuare eventuali speculazioni. L’inchiesta è volta a verificare le ragioni di tale aumento ed individuare eventuali responsabilità. Gli accertamenti sono stati affidati al nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Roma. Inoltre finirà presto all’attenzione dei pm di Roma l’esposto presentato dal Codacons in ben 104 procure in cui si chiede «di indagare sui prezzi di benzina e gasolio allo scopo di accertare eventuali speculazioni o rialzi ingiustificati dei listini».
Codacons: boicottate i distributori più cari
Sui prezzi dei carburanti parte una nuova offensiva del Codacons, che chiama in causa l’Antitrust chiedendo di aprire una istruttoria per la possibile fattispecie di intesa anticoncorrenziale. «Abbiamo deciso inoltre di lanciare un boicottaggio nazionale dei distributori più cari, – spiegano dall’associazione – invitando gli automobilisti italiani a verificare i prezzi sul proprio territorio, anche attraverso le apposite app che segnalano i gestori più convenienti, e a non fare rifornimento presso le pompe che applicano prezzi eccessivi». Di recente sempre il Codacons ha presentato un esposto alle Procure e alla Gdf per aggiotaggio.