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Autovelox: approvato o omologato? Le differenze e come verificare

autovelox: approvato o omologato? le differenze e come verificare

Autovelox

La recente sentenza della Corte di Cassazione (10105/2024) sugli autovelox rischia di travolgere i comuni. Infatti, quest’ultimo pronunciamento prevede che siano utilizzabili solamente i dispositivi omologati e non solamente approvati, come invece avviene per la maggior parte dei casi. In caso contrario, tutte le multe sono nulle.

Come verificare l’omologazione

La differenza tra approvazione e omologazione: “L’omologazione accerta che il macchinario rispetti i requisiti tecnici previsti dalla normativa e ne consente la riproduzione in serie – spiega l’avvocato Ficara a Repubblica – L’approvazione consiste nell’autorizzazione del prototipo secondo degli standard definiti”.

Ma come poter verificare se l’autovelox è omologato? Quando arriva una multa, innanzitutto, si può verificare se è stato approvato, direttamente tramite il verbale di contestazione, leggendo la dicitura “regolarmente approvato dal competente M.I.T.”. Se è stato approvato, si può richiedere un accesso agli atti e verificare se l’apparecchio ha un certificato di omologazione. In alcuni casi, il Comune potrebbe aver messo a disposizione anche online le informazioni sull’autovelox.

La precisazione del Codacons

I comuni sono molto preoccupati per la sentenza, tuttavia dal Codacons arrivano delle precisazioni. “Non porterà una raffica di ricorsi – spiega il presidente Carlo Rienzi – La legge stabilisce infatti criteri e tempi precisi per impugnare le sanzioni: dalla data di contestazione o notifica della violazione, 60 giorni davanti al Prefetto o 30 giorni dinanzi al giudice di pace. Per le multe già pagate o quelle per cui siano scaduti i termini, non è possibile proporre ricorso. Per quelle dove è possibile effettuare la contestazione, serve istanza d’accesso e analizzare le specifiche tecniche. Non una procedura semplice”.

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