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Auto e moto, aumenti "doppi" nel 2023: la denuncia dei carrozzieri

La crisi energetica e l’aumento dei prezzi delle materie prime stanno causando e causerann anche nel 2023 una doppia problematica per automobilisti e centauri, la prima di natura economica e l’altra sulle tempistiche: riparare macchine e motocicli costerà di più e le attese saranno più lunghe.

La denuncia di Federcarrozzieri

L’allarme è stato lanciato dalla Federazione Italiana Carrozzieri Indipendenti che ha spiegato come, nell’anno in corso, siano “esplosi” i costi dei materiali di consumo delle carrozzerie con aumenti molto importanti sui pezzi di ricambio che fanno parte per almeno il 70% delle riparazioni in officina. Gli operatori del settore sono riusciti solo in parte ad assorbire i maggiori costi a loro carico, con la conseguenza che nell’anno in corso i listini al pubblico relativi alle riparazioni hanno tosubito inevitabili rincari”, ha spiegato Federcarrozzieri all’Ansa.

Tutti gli aumenti

Come detto, da gennaio chi dovrà riparare i propri mezzi andrà incontro a rincari anche del 15% in più rispetto al 2022: ad esempio, per sistemare il classico paraurti posteriore di un’autilitaria si pagheranno almeno 250 euro rispetto ai prezzi di inizio anno (1.950 euro contro i precedenti 1700 euro); un parabrezza, invece, avrà rincari del 16% passando a 1.300 euro dagli attuali 1.120 euro. Un altro must delle carrozzerie sono le riparazioni degli sportelli laterali: nel caso di un Suv, addirittura, si spenderanno fino a 11.200 euro rispetto ai 9.700 attuali, quasi duemila euro in più che rappresentano aumenti del 15,4%.

Come si allungano le attese

È proprio il caso di dirlo: oltre al danno la beffa. Anzi i danni, visto che riparare un mezzo significa aver subìto una problematica con i relativi costi che abbiamo appena affrontato. Ma non è finita qui perché la penuria di materie prime, inevitabilmente, farà allungare i tempi di attesa per riavere auto e moto perfettamente “in forma”. Come denuncia la Federazione, si potrà attendere il 20% del tempo in più rispetto al 2021 e chissà come andrà il prossimo anno. La situazione è tale che molti consumatori preferiscono rivolgersi a carrozzieri “improvvisati privi di qualsiasi autorizzazione che per marginalizzare i costi ricorrono a ricambi di costo e qualità inferiore, spesso eseguendo lavori in modo approssimativo così da ridurre i tempi, con conseguenze sia sulla qualità del servizio, sia sulla sicurezza stradale”, ha dichiarato il presidente, Davide Galli.

Federcarrozzieri ha stilato una sorta di vademecum per non sbagliare a chi rivolgersi nelle riparazioni dei veicoli (art. 1 comma 10 Legge Concorrenza n. 124 del 2017) così da porter capire e valutrare “la qualità della riparazione anche rispetto ai metodi di lavorazione e ai materiali utilizzati”. In questo modo, ad esempio, si potrà conoscere sin dai preventivi tutti i lavori che devono essere eseguiti, con tanto di codice, così da rendere partecipe il proprietario del mezzo della tipologia di lavoro che verrà eseguito e dello specifico pezzo di ricambio utilizzato (ovviamente con il prezzo). Non ci saranno sorprese, infine, nemmeno sui costi di manodopera che dovranno anch’essi essere menzionati.

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