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Allarme pedoni: 341 vittime dall’inizio dell’anno

23 i decessi messi a referto nella prima metà di ottobre, di cui 13 solo nell'ultima settimana. La regione più negativa resta il Lazio

Allarme pedoni: 341 vittime dall’inizio dell’anno

Nei primi quindici giorni di ottobre sono 23 i pedoni che hanno perso la vita sulle strade italiane, più di una ogni giorno. Numeri sicuramente preoccupanti, anche se qualche passo in avanti rispetto al mese scorso sembra essere stato fatto: le proiezioni, se rispettate, porteranno ad un bilancio di 46 vittime alla fine di ottobre, quindi meno di quelle registrate in tutto settembre, 52, secondo mese peggiore dell’anno dopo gennaio, quando i decessi erano stati 53.

I dati Asaps

A rendere noti questi numeri è come sempre l’Asaps, che nel suo consueto report settimanale ricorda come questi dati siano parziali perchè “non tengono conto dei gravi feriti che molto spesso perderanno la vita negli ospedali anche a distanza di mesi”. Ad ogni modo, i numeri registrati nella prima metà di ottobre hanno fatto salire il bilancio di tutto l’anno a quota 341 pedoni deceduti: di questi la maggior parte erano uomini, 221, mentre sono 120 erano donne. Nessuna fascia di età è stata risparmiata: gli over 65 sono stati i più colpiti con ben 172 decessi, ma da segnalare ci sono anche 16 vittime che non avevano ancora compiuto 17 anni.

Strage in Lazio

A livello territoriale, il Lazio continua ad essere la regione italiana meno invidiabile da questo punto di vista: 57 i decessi tra i pedoni da inizio anno ad oggi, di cui più della metà, 31 per l’esattezza, a Roma. Cifre molto elevate anche in Campania, ferma a quota 40 vittime, e in Lombardia, che di decessi ne ha collezionati 39. Superano il muro dei 30 decessi anche Veneto ed Emilia-Romagna, entrambe a quota 31. “Molti pedoni sono stati uccisi nel luogo più sicuro: sulle strisce pedonali dei centri urbani, nonostante sia prevista la perdita di 8 punti dalla patente in caso di mancata precedenza da parte dei conducenti di veicoli. O addirittura mentre camminavano tranquilli sul marciapiede”, lamenta l’Asaps.

FP | Andrea Trezza RIPRODUZIONE RISERVATA

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