«Per noi la riduzione ГЁ stata del 4%, devo dire che ГЁ andata ancora beneВ». Cristiano De Rosa, imprenditore delle biciclette, in effetti non puГІ lamentarsi. Il comparto di riferimento nel 2023 ha vissuto un anno problematico, appesantito dalla sovraproduzione del biennio precedente e da una domanda in forte riduzione, in Italia e non solo.
Guardando ai numeri, se in termini di produzione rispetto al 2022 c’è un calo del 29% per le biciclette tradizionali e del 23% per le e-bike, in termini di valori di mercato il quadro è meno cupo, con valori che risultano ridotti di 600 milioni rispetto al 2022 ma superiori rispetto a quelli del 2019, prima della crisi: se allora il mercato era stimato valere 2,1 miliardi di euro, oggi siamo a quota 2,6 miliardi.
A crescere rispetto ad allora è in particolare il segmento delle e-bike, che oggi vale un quarto delle vendite, mentre sono in calo sia rispetto al 2019 che nei confronti del 2022 le biciclette muscolari.
«Dopo anni di forte crescita – spiega il presidente di Ancma Mariano Roman- questa frenata era in gran parte attesa. Ora si prevede un 2024 su questi volumi, per poi avviare un ciclo di crescita importante dal 2025. Pensiamo che in generale l’Italia sia ben attrezzata per approfittare di questo trend, anche se da tempo chiediamo al Governo di intervenire in termini fiscali per sostenere il settore, come hanno fatto altri paesi europei. La riduzione dell’Iva ГЁ la strada da percorrere, come ha fatto ad esempio il Portogallo, riducendo l’imposizione al 6%В».
A soffrire meno è in generale la fascia alta di gamma, sia nelle e-bike che nelle bici da corsa. Settore, quest’ultimo, in cui alcune aziende sono riuscite comunque a crescere grazie all’export (per Colnago il 2023 è stato l’anno migliore della storia). Per la stessa De Rosa, che compie 70 anni, le vendite oltreconfine in 55 mercati valgono l’80% dei ricavi, con la Cina a rappresentare il primo mercato estero di sbocco.