Grande protagonista del mercato e al centro delle speculazioni sul possibile addio a Honda, Marc Marquez non si sbilancia pubblicamente, anzi. Si diverte con chi crede che rispetterà l’anno di contratto che gli resta con Honda e con chi dà per scontato che nel 2024 correrà con la Ducati del team Gresini insieme a suo fratello Alex.
Fino a quando non verrà reso noto pubblicamente il futuro, il pilota di Cervera scende in pista ed è il migliore dei classificati alla guida della RC213V. Questo sabato la storia si è ripetuta nella Sprint, che ha concluso in decima posizione a 11 secondi dal vincitore Jorge Martin dopo essere partito dalla nona casella.
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Il prototipo con cui Stefan Bradl sta girando a Misano è visibilmente diverso dal resto delle Honda. Questo, secondo Marquez, spiegherebbe il motivo per cui i giapponesi del marchio dell’ala dorata non hanno permesso di comparare la sua telemetria con quella del tedesco: “I giapponesi non hanno voluto che qui comparassimo i nostri dati con quelli di Bradl. Sarà perché, a volte, una moto diversa può confondere. Se Bradl fosse più veloce, forzerei, ma non è il caso”.
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