Xavi Serra (Cupra) – “Il motorsport non sarà esclusivamente elettrico”
La transizione. Ovviamente, l’edizione 2023 del ROC si fa riconoscere comunque per un’elevata predisposizione al tema della sostenibilità: due delle quattro vetture in gara (che i piloti si scambiano nei diversi testa a testa) sono completamente elettriche; l’altra metà del parco auto è invece costituito da un UTV (Utility Terrain Vehicle) e una Rally Car, entrambi alimentati con biocombustibile. Dunque, vista questa alta concentrazione di elettroni, abbiamo chiesto a Serra se l’elettrico cambierà il motorsport come lo conosciamo oggi, mettendo al bando i motori a scoppio. “L’elettrificazione non necessariamente cambierà il mondo delle competizioni”, afferma il responsabile della Cupra Racing. ” come per le vetture di serie: stiamo affrontando un periodo di transizione, ma ci vuole un po’ perché questa transizione venga messa in atto. Abbiamo imboccato la strada e ci stiamo muovendo verso questo obiettivo ma ci vorrà del tempo. Questo per via della tecnologia e dei costi, ma non ci aspettiamo di elettrificare tutto il motorsport del mondo: una parte con motorizzazione tradizionale continuerà a vivere”.
Laboratorio tecnologico. Di certo, l’elettrificazione del motorsport può fornire un contributo alla risoluzione di alcuni dei problemi che affliggono le auto a batteria come il peso eccessivo e i lunghi tempi di ricarica. Per Serra, non si tratta di difficoltà, bensì di sfide da affrontare secondo un approccio che ha portato la Formula Uno a sviluppare soluzioni poi trasferite sul mercato di massa: “Stiamo cercando vie per aggirarle, ad esempio stiamo sviluppando al meglio i sistemi di gestione delle temperature per incrementare l’autonomia delle vetture”. E aggiunge: “Il motorsport è un laboratorio per accrescere la tecnologia delle vetture che circolano sulle nostre strade, e l’elettrico segue lo stesso percorso intrapreso sui motori tradizionali. Cambiano i componenti, ma il concetto rimane lo stesso”.
Il digitale per coinvolgere il pubblico. Infine, abbiamo chiesto se l’elettrificazione può essere una chiave per aumentare l’interesse dei giovani verso il mondo dell’auto: “Sì, assolutamente. Ma non nel classico modo di intendere il motorsport. Abbiamo il dovere di cambiare il concetto delle competizioni sportive, in modo da attrarre le nuove generazioni e un nuovo pubblico. Se non riusciremo ad attrarli, ne rimarranno alla larga. Quindi bisognerà aprirsi anche ad altri campi e combinare il mondo reale con quello virtuale e digitale, per creare connessioni ed esperienze: saranno appunto le esperienze l’elemento su cui basare la transizione del motorsport”.