Thierry Neuville, Hyundai World Rally Team
Neuville era lanciato verso la conquista della vittoria di speciale, quando al chilometro 24, dunque a 5 dalla fine della stage, ha visto spegnersi la sua i20 N Rally1. Al quel punto, dopo numerosi tentativi di proseguire, ha deciso di utilizzare solo il motore elettrico per concludere la prova.
Il tempo perso per cercare di ripartire e chiudere la speciale è stato tanto, oltre due minuti, che lo hanno fatto crollare dal secondo al quinto posto nella classifica generale del Safari Rally. E dire che Hyundai aveva anche preso precauzioni importanti per questo giro pomeridiano, montando lo snorkel in previsione della penultima e dell’ultima prova, dove i guadi giocheranno un ruolo molto importante.
Grazie al problema occorso a Neuville, Takamoto Katsuta non ha solo vinto la PS11, ma ha anche riconquistato il secondo posto alle spalle dell’imprendibile Kalle Rovanpera, ora in vantaggio di oltre 2 minuti e 20 secondi sul primo degli inseguitori.
Sale virtualmente sul podio anche Adrien Fourmaux, il quale sta vedendo premiata la sua guida sì abbastanza veloce, ma soprattutto accorta (anche per inesperienza al Safari e una Ford Puma meno prestazionale rispetto a Toyota e Hyundai). Il francese di M-Sport dovrà però stare molto attento, perché ora Evans proverà a rimontare e a regalare di nuovo la tripletta a Toyota.
In casa Hyundai quelli di Neuville non sono stati gli unici problemi di cui hanno dovuto prendere nota. Ott Tanak ha il finestrino della sua portiera fissato male, dunque durante la stage ha visto entrare una quantità considerevole di sabbia nell’abitacolo che ha reso difficile la guida, ma anche il dettare le note da parte di Martin Jarveoja. Insomma, per la Casa coreana questo Safari si sta trasformando nell’ennesimo calvario.