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WEC | Toyota vola, Cadillac e Porsche ci provano, che fa Peugeot?

La Toyota conclude davanti a tutti la due giorni di Prologo del FIA World Endurance Championship a Sebring, dove venerdì avrà luogo la 1000 Miglia che inaugura la stagione 2023.

Le GR010 Hybrid hanno subito mostrato i muscoli e la #7 di Mike Conway/Kamui Kobayashi/José María López si è presa il primato generale della due giorni con l’1’48″208 stabilito nella prima sessione del sabato, al quale si è avvicinato a 0″008 la #8 di Brendon Hartley/Sébastien Buemi/Ryo Hirakawa.

Complessivamente, i prototipi giapponesi hanno messo assieme 587 tornate (286 la #7 e #301 la #8, oltre 3.500km) e l’esperienza di queste due stagioni in Classe Hypercar per il momento è parsa farsi sentire sotto tutti i punti di vista.

Inutile dire che, trattandosi di test, nessuno a parte i diretti interessati sapeva quanta benzina veniva caricata a bordo e il consumo delle gomme montate nei vari momenti in pista, ma è chiaro che i Campioni del Mondo in carica hanno cercato di affinare ogni cosa nel miglior modo possibile.

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#8 Toyota Gazoo Racing Toyota GR010 – Hybrid: Sébastien Buemi, Brendon Hartley, Ryo Hirakawa

Photo by: JEP / Motorsport Images

“Finora le cose sono andate bene e i tempi sul giro sembrano buoni, ma ovviamente si è trattato solo di un test; la settimana di gara sarà diversa. Dobbiamo valutare dove possiamo migliorare, in questa stagione abbiamo nuovi rivali e in realtà il compito non cambia durante i test e le prove”, sottolinea Kobayashi, che ricopre anche il ruolo di Team Principal.

“Dobbiamo trovare la nostra velocità e concentrarci sulla preparazione della vettura, migliorando il bilanciamento e l’assetto. Quest’anno la differenza più grande si presenta sia in Qualifica che in gare, quando non possiamo permetterci di commettere errori perché potremmo perdere molte posizioni. Quindi, il nostro obiettivo per i prossimi giorni è chiaro: vogliamo trovare più ritmo per essere nella posizione migliore per la gara”.

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#2 Cadillac Racing Cadillac V-Series.R: Earl Bamber, Alex Lynn, Richard Westbrook

Le Toyota, nella nuova veste aerodinamica con alcuni aggiornamenti e più leggere rispetto alla passata stagione, hanno avuto la meglio delle sei Case rivali, con la Cadillac che è risultata la più vicina in termini cronometrici assoluti.

La V-Series.R #2 preparata da Chip Ganassi Racing per Bamber/Lynn/Westrbook ha firmato un tempo di soli 0″221 più lento rispetto al primato durante la sessione di sabato pomeriggio, avendo però il ‘problema’ di lavorare in autonomia essendo per ora l’unica iscritta al campionato, in attesa che possa arrivare eventualmente un secondo esemplare per la 6h di Spa-Francorchamps in vista di Le Mans.

I 218 giri messi insieme hanno comunque fatto vedere che il prototipo di GM con telaio Dallara può dire la sua e giocarsi il podio assieme alle Porsche per quanto visto fino ad ora, forte anche delle buonissime cose mostrate in quel di Daytona a gennaio nella prima uscita ufficiale, dove è stato di fatto l’unico modello LMDh a non soffrire di particolari problemi.

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#5 Porsche Penske Motorsport Porsche 963: Dane Cameron, Michael Christensen, Frédéric Makowiecki

Le 963 del Team Penske, che a Daytona avevano patito invece alcune noie tecniche, si sono concentrate sui long-run, specialmente domenica pomeriggio e i 433 giri che hanno ultimato la #5 di Cameron/Christensen/Makowiecki (226 giri) e la #6 di Estre/Lotterer/Vanthoor (207) hanno consentito di incamerare molti dati, al di là del quarto e quinto posto nei crono generali, rispettivamente a +0″749 e +1″077.

“Il nostro team del WEC è nuovo di zecca e molto forte, la squadra ha fatto un lavoro eccellente. In occasione dei nostri test in Portogallo svolti il mese scorso, questo equipaggio si è riunito e ha utilizzato le nuove attrezzature per la prima volta. Tutto ha funzionato alla perfezione. Poi siamo andati subito in Florida”, spiega il Direttore del programma LMDh, Urs Kuratle.

“Nel complesso, il Prologo è stato estremamente impegnativo e difficile per noi. Non abbiamo avuto grossi problemi con le vetture, ma ne abbiamo incontrati alcuni minori e questo ci ha costretto a lavorare fino a tarda notte. Siamo comunque riusciti a percorrere molta strada e a trarre importanti indicazioni per la gara. Dobbiamo ancora lavorare sui dettagli più fini della nostra vettura. Anche se possiamo essere tranquillamente fiduciosi sui tempi, non credo che qualcuno stesse spingendo per ottenere i migliori”.

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#50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen

La fiducia di casa Porsche spinge virtualmente giù dalla potenziale Top5 le Ferrari, che comunque mantengono un profilo molto basso ed umile come da sempre vanno dicendo gli uomini del Cavallino Rampante. A Maranello conoscono benissimo le difficoltà nel mettere insieme tutto con una Hypercar e per questo non hanno fatto proclami.

Durante i test le 499P si sono costantemente piazzate fra i primi cinque nei tempi, il migliore dei quali è della 499P #50 a +1″092 dal vertice, sesto complessivo nell’arco dei due giorni. La #51 ha girato solamente sabato per via dell’incidente che domenica mattina l’ha messa subito KO, ma gli uomini in Rosso sono concentrati sul far sì che tutto fili liscio in una prima uscita dove non si può pretendere chissà cosa.

La tabella generale del Prologo vede in scia alla 499P #50 la Peugeot #94 e tutto sommato le 9X8 non sono andate male, neanche sui long-run. Restano però diversi interrogativi e il primo è l’affidabilità perché la #93 ha perso tanto tempo domenica pomeriggio per un guaio che l’ha tenuta ferma ai box.

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#93 Peugeot Totalenergies Peugeot 9X8: Paul Di Resta, Mikkel Jensen, Jean-Éric Vergne

Inoltre va anche ricordato che i francesi non sono mai stati a Sebring a provare e questo crea sicuramente una disparità notevole nei confronti dei rivali, su una pista molto particolare che comunque non può essere giudice ultimo della bontà delle vetture.

Certo è che tutti i test invernali affrontati dalla Casa del Leone dovevano servire per risolvere i guai e se ancora dovessero manifestarsene, allora ci sarebbe da preoccuparsi seriamente perché è ben noto quanto Sebring metta sotto torchio ogni cosa delle vetture. E puntare a vincere solamente Le Mans non può essere l’unico obiettivo di Peugeot. Ammesso e non concesso che ci riesca.

Terminando l’elenco delle Hypercar, i fanalini di coda di questi due giorni sono sempre stati Vanwall e Glickenhaus, con storie differenti da raccontare. La Vandervell 680 è nuova di zecca e ancora deve essere affinata nei dettagli, oltre che conosciuta da piloti e tecnici.

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#4 Floyd Vanwall Racing Team Vanwall Vandervell 680: Tom Dillmann, Esteban Guerrieri, Jacques Villeneuve

Esteban Guerrieri/Jacques Villeneuve/Tom Dillman concludono ad 1″830 come tempo complessivo nell’arco dei due giorni, con 147 passaggi completati, figli anche di un problema verificatosi nella giornata di domenica.

Pure il team ByKolles Racing non è mai stato a Sebring con la sua LMH, motivo per cui non ci si potrà aspettare che la verdona #4 sia in lotta con le altre vetture della categoria, sperando che nel prosieguo della stagione possa emergere in un qualche modo, non avendo certamente tutte le disponibilità degli altri.

Diverso è il discorso della Glickenhaus, tirata fuori dal garage nel quale era stata parcheggiata al termine della 6h di Monza dello scorso luglio. La 007 LMH #708 ha percorso 160 giri e chiuso a 2″965 come ultima del lotto, ma Romain Dumas/Ryan Briscoe/Oliver Pla, coi tecnici di Podium Advanced Technologies, hanno principalmente dovuto levare la cosiddetta… ruggine dagli ingranaggi.

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#708 Glickenhaus Racing Glickenhaus 007: Romain Dumas, Ryan Briscoe, Olivier Pla

“Abbiamo imparato tanto e il problema maggiore è risultato l’affinare il set-up tenendo conto del divieto di utilizzo delle termocoperte – spiegano dalla squadra – Siamo riusciti a migliorare di 1″5. Nel ricostruire la vettura per la gara ci concentreremo sul prepararci quando monteremo gomme nuove. Questo ci sarà modo di migliorare i tempi ed essere pronti per la 1000 Miglia”.

A conti fatti, la Glickenhaus deve sperare di riuscire a trovare il suo ritmo dando, appunto, una spolverata a tutte le cose perché quando stai fermo per così tanto tempo, mentre gli altri provano in continuazione, è durissima pensare di potersela andare a giocare nelle parti alte della classifica.

Da mercoledì si ricomincia a girare e le tre ore di Prove Libere dovanno servire per affinare ogni minimo dettaglio in vista delle Qualifiche del giovedì e della gara di venerdì. Al termine della quale potremo avere un quadro della situazione più completo, ma ovviamente non definitivo, perché la nuova era LMH vs LMDh è solo all’inizio.

Leggi anche:WEC | Ferrari: salvo il telaio della #51, 499P per ora in Top5WEC | Sebring, Prologo 4: dominio Toyota su Cadillac e FerrariFotogallery WEC | La seconda giornata di Prologo a Sebring

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