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WEC | Ferrari, è podio al debutto: "Andati oltre le aspettative"

L’esordio della Ferrari 499P nel FIA World Endurance Championship si conclude con una straordinaria Pole Position e un podio alla 1000 Miglia di Sebring, dopo 50 anni che mancava dalla classe regina della serie.

Al primato cronometrico stabilito da Antonio Fuoco durante le Qualifiche di giovedì al volante della Rossa #50 ha fatto seguito il terzo posto ottenuto dal calabrese assieme ai compagni Nicklas Nielsen e Miguel Molina dopo 8 ore di gara tutt’altro che semplici.

Fuoco è partito tenendo brevemente il primato, poi in Ferrari-AF Corse hanno deciso di adottare la strategia del pit-stop anticipato quando al 4° giro è entrata la Safety Car per l’incidente occorso alla 488 di Luis Pérez Companc; una tattica probabilmente prematura, ma che spesso si vede nelle gare endurance per rimescolare le carte.

Scelta che, al netto delle prestazioni sul passo, non avrebbe comunque avuto un grande esito perché in ogni caso le Toyota erano letteralmente imprendibili per tutti, dunque non rimaneva che giocarsi il primo posto disponibile alle spalle delle GR010 Hybrid.

Nonostante un Drive Through ricevuto per aver superato una GTE prima del consentito quando la SC era appena rientrata ai box, al quale si è sommato una penalità di 5″ per un’infrazione durante un pit-stop, alla fine il trio Fuoco/Nielsen/Molina si è rivelato leggermente più consistente della Cadillac #2, che solo nell’ultima ora e alla girandola delle soste finali è stata definitivamente preceduta portando a casa il terzo gradino.

#50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen leads

Photo by: JEP / Motorsport Images

“È stata una gara difficile, come ci aspettavamo, ma alla fine siamo riusciti a salire sul podio e a vivere una grande emozione”, commenta Molina.

“Tagliare il traguardo con le due Hypercar è stato un grande risultato per tutto il team che negli ultimi mesi ha lavorato intensamente. Sappiamo di avere dei margini di miglioramento che affronteremo con umiltà e determinazione”.

Nielsen ha aggiuto: “Come avevamo già detto al termine delle Qualifiche, siamo molto contenti di quello che abbiamo fatto. Posso dire che anche la gara è andata bene, abbiamo fatto quello che era nelle nostre possibilità, anche se c’è margine per essere più forti, ma per il momento dobbiamo essere felici di come è andata”.

#50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen

Peggio è andata all’altra LMH del Cavallino Rampante, che con Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi, che mentre cercava di recuperare terreno a centro gruppo è stata protagonista di un contatto fra Pier Guidi e la Ferrari GTE di Francesco Castellacci che ha provocato un testacoda e anche un’ulteriore collisione con l’incolpevole Porsche di Project 1-AO.

La Rossa #51 è rientrata zoppicando ai box per riparare la parte posteriore sinistra, riuscendo comunque a tornare in azione per il finale portando a casa un settimo posto in Classe Hypercar e punti preziosi in ottica campionato.

“Abbiamo sofferto un po’ la mancanza di passo, ma sappiamo il perché – ammette Calado – Sul giro secco andiamo bene, dobbiamo lavorare sui long-run. Non è andato tutto bene e ci sono state alcune complicazioni, ma sono cose che capitano”.

“Per noi è tutto nuovo e stiamo continando ad imparare cose facendo un passo per volta, dobbiamo rimanere positivi e concentrati per il prosieguo perché il potenziale c’è”.

Giovinazzi ha aggiunto: “Sono contento del risultato che abbiamo ottenuto come squadra grazie al podio della vettura #50 e alla Pole Position. Noi sulla #51 siamo stati un po’ sfortunati nel Prologo e durante la corsa”.

“Il nostro obiettivo ora è quello di analizzare tutte le informazioni raccolte, fare tesoro dell’esperienza maturata al debutto, e sperare di migliorare già dal prossimo appuntamento di Portimão”.

#51 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi

Questa prima uscita della Ferrari 499P non è quindi da buttare, anche se chiaramente l’euforia e le aspettative scatenate dalla Pole Position di Fuoco erano tali che vedere ottenere ‘solo’ un terzo posto a molti tifosi ha lasciato un po’ di amaro in bocca.

Ma chi conosce il WEC e le Hypercar sa benissimo quanto siano complicate queste vetture e si fatichi a portarle al livello di competitività necessario per combattere per il primato, cosa che in Toyota hanno potuto sfruttare al meglio grazie ai due anni di esperienza.

In Ferrari-AF Corse ne sono consapevoli e per questo è giusto guardare il bicchiere, per così dire, mezzo pieno dato che alla fine dei conti l’auto di Maranello è stata la migliore ‘degli altri’, battendo le esordienti Cadillac, Porsche e Vanwall, e pure Peugeot e Glickenhaus. In vista della tappa prevista in Portogallo tra un mese bisognerà fare quadrato e capire cosa non ha funzionato al meglio dal punto di vista strategico e dell’usura delle gomme, su un tracciato che presenta caratteristiche completamente differenti rispetto all’ostica Sebring e dove bisognerà confermarsi reale rivale delle dominanti Toyota.

Podio: i vincitori della gara #7 Toyota Gazoo Racing Toyota GR010 – Hybrid: Mike Conway, Kamui Kobayashi, Jose Maria Lopez, secondo posto #8 Toyota Gazoo Racing Toyota GR010 – Hybrid: Sébastien Buemi, Brendon Hartley, Ryo Hirakawa, terzo posto #50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen

“Siamo andati oltre gli obiettivi che ci eravamo preposti, considerato che il nostro auspicio era di conquistare il podio, e a questo abbiamo aggiunto una splendida pole position”, sottolinea Antonello Coletta, Responsabile delle Attività Sportive GT Ferrari.

“Siamo felici e al contempo consapevoli che la strada da percorrere sia lunga. In campionato ci confrontiamo con alcuni avversari molto esperti e veloci, e con altri affacciatisi di recente al panorama delle Hypercar, come noi, ma altrettanto veloci”.

“Ci godiamo questi risultati, ringraziando tutto il team per il lavoro svolto negli ultimi otto mesi che ci ha permesso di gareggiare su una pista impegnativa come Sebring senza incontrare problemi di affidabilità”.

L’Ingegner Ferdinando Cannizzo gli fa eco: “Alla vigilia avremmo firmato per un risultato di questo tipo, non solo per il terzo posto in gara, ma soprattutto per il fatto di essere arrivati al traguardo con entrambe le vetture, nonostante un incidente abbia condizionato la posizione finale della #51. Siamo contenti perché non abbiamo riscontrato problemi di affidabilità, un fattore essenziale in questo percorso nel Mondiale Endurance”.

Amato Ferrari, capo di AF Corse, chiosa: “Sono molto soddisfatto per l’affidabilità mostrata dalle vetture e per le prestazioni. La Pole ottenuta giovedì ci ha regalato un momento magico. Da Sebring ripartiamo con la consapevolezza di essere sulla buona strada e di avere un notevole bagaglio d’informazioni sulle quali lavorare. Termina la prima gara di una lunga serie: speriamo di continuare così e di toglierci soddisfazioni ancora più grandi”.

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