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Volvo XC40

Volvo XC40 Recharge (2020), perché comprarla elettrica e perché no

Qualità costruttiva e spazio sono i punti di forza di questa Pure Electric da ben 408 CV. Peccato per alcuni dettagli e per il prezzo

Volvo è da sempre sinonimo di auto per famiglie: pratiche, spaziose, ben rifinite e sicure. Di più, Volvo per anni ha costruito il proprio successo soprattutto grazie a station wagon concrete, con un proprio stile ben definito e un fascino legato alla loro natura solida.

La Casa ha avuto la lungimiranza di evolvere questo concetto anche nel segmento SUV, nel quale ha esordito tra le prime e con il quale ha ulteriormente rafforzato la propria immagine, fino ad arrivare a conquistare l’ambito premio di Auto dell’anno, arrivato nel 2018, con la Volvo XC40, un SUV, appunto. Sempre con un SUV, anzi, proprio con il SUV XC40 ha inaugurato anche il proprio cammino elettrico. E così sono arrivate le versioni Recharge, sia plug-in sia Pure Electric. Quest’ultima è la protagonista di un nuovo appuntamento con il Perché comprarla elettrica e perché no. Conosciamola meglio.

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Esterni ed Interni | Architettura, batteria e autonomia | Ricarica| Guida | Prezzi

Pregi e Difetti

Ci Piace Non Ci Piace
+Qualità costruttiva e degli interni  -Prezzo elevato
+Potenza e trazione  -Sistema infotainment non sempre intuitivo
+Connettività infotainment -Modalità di guida scomode da selezionare
+Lavoro da parte degli Adas  -Isofix posteriori su due sedili
+Capienza bagagliaio   

Verdetto

8.1 / 10

Esterni ed interni

Ad un primo sguardo, è (quasi) impossibile riconoscere la versione endotermica dalla elettrica. Prima di tutto perché le due vetture nascono sulla stessa piattaforma, ma poi anche perché in Volvo si vuole far passare il concetto che le alimentazioni a zero emissioni non sono più un’alternativa estrosa e di nicchia, ma qualcosa che fa (e sempre più farà) parte della nostra quotidianità.

Le proporzioni e le linee dunque, rimangono familiari, con un’alternanza chiara tra forme squadrate e nette ed elementi più fluidi, che alleggeriscono l’insieme. La fiancata è rocciosa, imponente, ha una linea di cintura molto alta e assume ancor più importanza per la presenza del tetto con vernice a contrasto che divide la vettura in due metà: quella inferiore, più presente, e quella superiore, caratterizzata dalla finestratura ampia e, appunto, elementi verniciati di nero.

La coda rimane squadrata, con i fari a sviluppo verticale dalla forma ricercata: formano una sorta di “elle” abbastanza slanciata. L’anteriore mostra invece un elemento di distacco: la mascherina coperta al posto della griglia per far convogliare l’aria. È il vero elemento che distingue la versione elettrica dalle sorelle dotate di motore termico e forse, in termini di “qualità estetica”, poteva essere realizzata meglio.

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Quando si sale a bordo di una Volvo non si resta mai delusi: qualità e design non deludono. C’è un modo tutto scandinavo di interpretare il concetto di Premium che rende queste auto diverse ma allo stesso tempo familiari. Con anche delle trovate intelligenti a supporto di un ambiente che però inizia a prestare il fianco agli anni, principalmente per la sua organizzazione figlia di un’epoca endotermica.

Partiamo dagli interni porta, con forme concave, inserti in alluminio e rivestimenti in tessuto laddove di solito si preferisce la plastica per migliorare insonorizzazione e qualità percepita.  Guardando alla plancia, invece, gli elementi che maggiormente catturano l’attenzione, oltre al touchscreen centrale, sono le bocchette dell’aria, estrose, con questa forma a forte sviluppo verticale.

Per il resto, XC40 accoglie in un ambiente spazioso, realizzato sfruttando in modo intelligente gli spazi a disposizione. Un esempio su tutti: la fessura per contenere le chiavi vicino lo spazio di ricarica wireless. Molto comodi i sedili, come da tradizione svedese. Sono anche piacevoli alla vista grazie alle cuciture a vista e al rivestimento che alterna pelle e Alcantara.

Chi siede dietro troverà il giusto spazio per testa e gambe e, nonostante il pacco batteria posto sotto il pianale, un angolo di seduta che non impegna le ginocchia. Il pavimento presenta però un discreto rigonfiamento nella parte centrale: chi siede in mezzo, quindi, dovrà fare i conti con questa piccola scomodità.

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Le misure

Fuori

Lunghezza

4,42 metri

Larghezza

2,03 metri

Altezza

1,65 metri

Peso

2188 kg (massa a vuoto)

Dentro

Bagagliaio

413 + 31 – 1289 Litri

Architettura, batteria e autonomia

Come detto già precedentemente, la Volvo XC40 Recharge condivide la piattaforma con la sua omonima endotermica, oltre che con la versione Recharge Plug-in che adotta appunto un powertrain ibrido. Alla base di tutte c’è la piattaforma modulare CMA, che nel caso della versione a zero emissioni permette di alloggiare due motori sincroni a magneti permanenti.

La capacità del pacco batterie agli ioni di litio è pari a 78 kWh nominali, di cui ben 75 utilizzabili. L’auto, in questa configurazione, può contare sulla bellezza di 408 CV e su una coppia di 660 Nm.

In termini di consumi di energia, durante i nostri rilevamenti, La XC40 Recharge Pure Electric ha registrato 18 kWh/100 km in città, 19 kWh/100 km su strade extraurbane (percorse con medie comprese tra i 90 e a 110 km/h) e ben 27 kWh/100 km quando si viaggia in ambiente autostradale. L’autonomia media registrata è stata di 367 chilometri.

Ricarica

Attaccata alla presa di casa da 2,3 kW, la Volvo XC40 Recharge è in grado di ricaricare di media 11,5 chilometri ogni ora. Se nella vostra abitazione disponete invece di una wallbox con un upgrade di potenza a 6 kW (qui la guida per farlo gratuitamente), quindi con circa 4,5 kW disponibili per la vostra zero emissioni, ogni ora si ricaricano teoricamente 21 km.

Collegandosi invece a una colonnina pubblica a corrente alternata, che di solito offre un picco massimo di potenza pari a 22 kW, si arriva a circa 52 km ogni ora; un dato figlio della potenza del caricatore di bordo, che in trifase consente di assorbire fino a 11 kW.

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La prova di carica fast in DC a 50 kW di potenza ha permesso infine di accumulare circa 205 km km di autonomia in un’ora. Il picco massimo in corrente continua disponibile su questa versione in prova è pari a 150 kW.

Come va

È possibile riassumere una prova in una parola? Sì, a ben vedere. E nel caso della Volvo XC40 Recharge quella parola è “versatilità”. È vero, è un SUV, e ha dimensioni non proprio contenutissime. Eppure questa svedese riesce a destreggiarsi piuttosto bene nel traffico, grazie a una posizione di guida rialzata e a una visibilità anteriore davvero di ottimo livello.

In città, grazie alla forma regolare della carrozzeria, si percepiscono con precisione i reali ingombri in tutte le direzioni e anche i montanti posteriori, seppur inclinati, non sono così penalizzanti. Attenzione però perché il diametro di sterzata è di 11,4 metri, dunque non uno dei migliori sulla piazza. Questo valore influisce nelle svolte strette o nelle manovre di parcheggio.

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L’assorbimento delle sospensioni è molto buono, anche senza gli ammortizzatori elettronici. A bordo sembra di essere “in poltrona” anche se, affrontando una curva in appoggio, quando si percorrono strade extraurbane, il rollio risulta piuttosto evidente. C’è anche da considerare il fatto che quest’auto può scaricare a terra una potenza non indifferente: stiamo pur sempre parlando di un mezzo con trazione integrale, doppio motore e oltre 400 cavalli.

Le modalità di guida sono due: con o senza one pedal feeling. In quest’ultima condizione, l’auto arriva a fermarsi completamente senza che si agisca sul freno sfruttando la frenata rigenerativa. Il comando è fin troppo deciso, tanto che conviene gestire la coppia negativa senza mollare di colpo l’acceleratore. In modalità “normal”, invece, si deve frenare usando l’apposito pedale, che a dirla tutta è abbastanza duro, più consono come taratura a quello di una sportiva.

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La Tecnica 

Motore

2 motore sincrono a magneti permanenti

Potenza

408 CV

Coppia

660 Nm

Capacità Pacco Batterie

Tipo di Ricarica

78 kWh nominali (75 effettivi)
Mennekes | CCS Combo2

Listino prezzi

Chi vuole comprare una Volvo XC40 Recharge Pure Electric ha una scelta limitata a due soli allestimenti disponibili: la versione base, se cosi vogliamo chiamarla, è già molto ricca e parte da un prezzo di 59.600 euro. Si sale poi alla versione Recharge Pro con un ulteriore esborso di 4.100 euro, per un totale di 63.850. La versione in prova, dati i cerchi, gli interni ed i vetri oscurati, arriva a 67.130 euro.

Fotogallery: Volvo XC40 elettrica

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