Volkswagen

Volkswagen, nessuna guerra dei prezzi in Cina

Il numero uno Ralf Brandstatter: "Ci stiamo concentrando su un modello di business sostenibile, non parteciperemo alla guerra dei prezzi"

Nessuna guerra dei prezzi
BYD non fa testo
La strategia non cambia

Volkswagen è a conoscenza del fatto che quello cinese sia uno dei mercati più importanti per il gruppo. In termini di volumi di vendita infatti il colosso tedesco è stato leader incontrastato per diversi anni in Cina, anche se all’inizio di quest’anno la situazione è cambiata dopo il sorpasso effettuato dalla locale BYD. Ciò comporterà un cambio di strategia di Volkswagen in Cina? La risposta sembra essere no.

Nessuna guerra dei prezzi

“Ci stiamo concentrando su un modello di business sostenibile. In termini concreti, questo significa che non parteciperemo alla guerra dei prezzi a nessun costo”, ha spiegato Ralf Brandstatter, numero uno di Volkswagen in Cina. Sappiamo che diverse case automobilistiche, Tesla su tutte, hanno infatti deciso a inizio anno di ridurre i prezzi di listino in Cina per favorire la crescita delle immatricolazioni, una strategia che Volkswagen non intende sposare.

BYD non fa testo

Brandstatter, per altro, ha ribadito che l’aspirazione massima di Volkswagen è quella di diventare la più grande casa automobilistica internazionale nel Paese asiatico, aggiungendo che il fatto che sia stato un produttore nazionale, BYD in questo caso, ad aver venduto più dell’azienda tedesca in Cina sia del tutto irrilevante.

La strategia non cambia

“La nostra posizione di mercato è abbastanza forte. Per noi, l’attenzione è rivolta alla redditività, non al volume delle vendite o alla quota di mercato – ha concluso Brandstatter, avanzando una previsione di crescita del mercato automobilistico cinese dalle attuali 22 milioni di unità a 28-30 milioni entro la fine del decennio – Se riusciremo a raggiungere un target di vendite di oltre 4 milioni di veicoli in Cina entro il 2030, con relativa redditività, ci troveremo in una posizione con cui potremmo benissimo convivere”.

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