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Volkswagen – La Golf avrà un futuro: allo studio una variante elettrica per Wolfsburg

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Volkswagen – La Golf avrà un futuro: allo studio una variante elettrica per Wolfsburg

La Volkswagen è ormai nel pieno di una revisione dei piani prodotti che potrebbe determinare non poche sorprese. Con il progetto Trinity in stallo a causa dei ritardi nello sviluppo dei software, la Casa tedesca starebbe valutando diverse opzioni per ampliare e rinnovare la sua offerta di auto elettriche, tra cui la possibilità di produrre a Wolfsburg una versione a batteria della Golf o della Tiguan.

Le indiscrezioni. In particolare, secondo il quotidiano tedesco Handelsblatt, la due volumi e la Suv verrebbero sviluppate sulla base di un aggiornamento della piattaforma MEB e verrebbero prodotte al fianco delle attuali varianti con motore a combustione interna. Il lancio sul mercato dovrebbe avvenire prima del 2026, in modo da garantire adeguati volumi allo stabilimento sassone prima dell’arrivo della Trinity, l’ammiraglia elettrica destinata in origine a essere prodotta a Wolfsburg a partire proprio dal 2026, ma oggetto ora di un pesante ritardo. Negli scorsi giorni, sono emerse indiscrezioni sulla decisione del neo amministratore delegato Oliver Blume di mettere sotto esame tutti i progetti e gli investimenti a causa non solo delle “mutevoli condizioni economiche” che hanno posticipato da novembre a febbraio le tradizionali riunioni dei consigli di gestione e sorveglianza per il via libera al ciclo di pianificazione quinquennale.

I ritardi. Sulla Trinity pesano anche i ritardi nello sviluppo dei software alla base della nuova piattaforma elettrica SSP: Blume avrebbe così deciso di rinviare alla fine del decennio l’intera iniziativa e di sospendere un altro importante progetto fortemente voluto dal suo predecessore, Herbert Diess. Si tratta dell’investimento da 2 miliardi di euro per la realizzazione di una nuova struttura produttiva a Wolfsburg. Caratterizzato da processi produttivi all’avanguardia, l’impianto dovrebbe ridurre tempi e costi e quindi migliorare le capacità competitive nella mobilità elettrica rispetto alla Tesla.

La nuova Golf. Dunque, c’è un futuro per la Golf a dispetto delle speculazioni di qualche mese fa su un addio alla possibilità di lanciare la nona generazione di uno dei modelli più popolari e longevi al mondo. D’altro canto, dal Salone di Los Angeles sono arrivate chiare indicazioni da parte del responsabile del marchio tedesco Thomas Schäfer sull’intenzione di non rimpiazzare totalmente la Golf con la ID.3 una volta pensionata l’ottava generazione intorno al 2027/2028. In sostanza, i due modelli sono destinati a coesistere nella gamma Volkswagen grazie alle diverse dimensioni e, soprattutto, a un posizionamento di mercato differente. La Golf, forse ridenominata ID.Golf sull’esempio di quanto deciso con la ID.Buzz, andrà dunque a posizionarsi tra la city car ID.2 e la stessa ID.3. Altri modelli sono, invece, destinati a sparire dalla gamma. Si tratta, per esempio, della Polo. Schafer, infatti, ha spiegato che l’introduzione delle normative Euro 7 rischiano di aumentare i costi dei veicoli di fascia bassa fino a 5 mila euro e quindi di rendere i prezzi inaccessibili ed economicamente insostenibile un’offerta nei segmenti A o B.

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