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Volkswagen ID. Buzz, l'erede del Bulli con la guida autonoma

volkswagen id. buzz, l'erede del bulli con la guida autonoma

Volkswagen ID. Buzz, l’erede del Bulli con la guida autonoma

ROMA – Nuovi sistemi di assistenza rendono la guida del Volkswagen ID. Buzz ancora più sicura e confortevole. L’erede elettrico dell’iconico Bulli è un concentrato di tecnologia e oltre a una serie completa di avanzati dispositivi di assistenza alla guida, grazie al collegamento in rete, propone delle innovative funzioni connesse che gli permettono, ad esempio, di cambiare corsia in autostrada o di parcheggiare autonomamente.

“Nell’ID. Buzz, il design iconico incontra la tecnologia innovativa, che si riflette in nuovi sistemi di comfort e assistenza – spiega Kai Grünitz, membro del Consiglio di amministrazione del marchio Volkswagen responsabile dello sviluppo tecnico – Con l’uso degli swarm data nel Travel Assist più evoluto, stiamo ora compiendo il passo successivo sulla strada verso una guida altamente automatizzata In questo modo, manteniamo la promessa di offrire tecnologie e innovazioni di alta qualità nel maggior numero possibile di modelli”.

Il Travel Assist con swarm data (sciami di dati) è in grado di mantenere la corsia, la distanza dal veicolo che precede, la velocità massima impostata dal guidatore e offre anche il cruise control predittivo e l’assistenza in curva. Se sono poi disponibili dati anonimi di altri veicoli Volkswagen, il sistema è in grado di basarsi sul riconoscimento di una sola linea di demarcazione per rimanere in corsia. In questo caso, il sistema di assistenza diventa disponibile, ad esempio, anche su strade di campagna senza segnaletica orizzontale intermedia.

“Con l’uso degli swarm data, la Volkswagen sta compiendo il passo successivo verso una guida altamente automatizzata – sottolineano i tecnici – Questi dati sono generati in forma anonima da diverse centinaia di migliaia di veicoli del gruppo Volkswagen. Il parco veicoli raccoglie il materiale cartografico con caratteristiche fisse dell’ambiente di traffico (come indicatori e segnali stradali) e lo trasmette automaticamente a un cloud. Da lì, questi vengono inviati individualmente per quei veicoli Volkswagen connessi che stanno attualmente viaggiando sulle sezioni corrispondenti. Il gran numero di veicoli si traduce in una banca dati sempre più ampia”. In autostrada, il Travel Assist con swarm data può supportare i cambi di corsia a partire da 90 km/h, basta toccare la leva degli indicatori di direzione e il gioco è fatto, a patto però che i sensori non abbiano rilevato alcun oggetto nell’ambiente circostante e che il volante capacitivo rilevi le mani del guidatore.

L’altro sistema smart (optional come il precedente) è il Park Assist Plus con funzione memory capace di apprendere e memorizzare fino a cinque manovre di parcheggio individuali. Ad esempio, per il parcheggio in un posto auto coperto o in un garage, il guidatore deve parcheggiare solo una volta e salvare il processo di parcheggio. L’ID. Buzz sarà quindi in grado di ripetere la manovra di parcheggio memorizzata in modo indipendente. Il sistema compie tutte le operazioni necessarie con l’aiuto dei sensori che monitorano l’ambiente circostante: sterza, accelera, frena e cambia direzione, tutto autonomamente.

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