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Volkswagen ID.3 (2020), perché comprarla elettrica e perché no

La prima elettrica del nuovo corso Volkswagen, la ID.3, ha un approccio immediato e facile. Peccato per qualche difetto di gioventù

La Volkswagen ID.3 è un progetto rivoluzionario, questo oramai è risaputo. Si tratta di un’automobile che – nel cammino della Casa di Wolfsburg – ha il compito di porsi sul piano del Maggiolino e della Golf. Non per niente, proprio quel 3 del nome indica l’inizio di una terza era dopo quelle avviate dai due modelli appena citati.

La ID.3 è anche la prima elettrica di nuova concezione per la Casa; capostipite del nuovo corso a zero emissioni della Casa, quello inaugurato dalla piattaforma MEB su cui nascono numerosi altri modelli a zero emissioni. A differenza della ID.4, che abbiamo già messo sotto la lente del nostro Perché comprarla elettrica e perché no, la ID.3 sarà venduta solo in Europa. Conosciamola meglio.

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Esterni ed Interni | Architettura, batteria e autonomia | Ricarica| Guida | Prezzi

Pregi e Difetti

Ci Piace Non Ci Piace
+Stile che cattura  -Visibilità per inclinazione montanti 
+Spazio a bordo -Qualità percepita di alcuni materiali 
+Naturalezza di guida -Inclinazione sedili posteriori
+Efficienza e ricarica costante -Funzionamento brusco Hill holder
+Assemblaggi curati  

Verdetto

8.1 / 10

Esterni ed interni

È la tecnica che ha plasmato le forme della ID.3. La piattaforma su cui nasce ha infatti influenzato gli interni, certo, ma anche gli esterni. Da fuori mostra forme aerodinamiche, ha un coefficiente di penetrazione di 0,26 grazie anche a un parabrezza molto inclinato: ricorda lo stile di certe monovolume di qualche anno fa, con vetro anteriore ampio e montanti anteriori sdoppiati.

Sbalzi molto raccolti, come oramai “da tradizione” per una nativa elettrica, e passo lungo sono la base di un’auto che, per soluzioni tecniche ed estetiche, si mostra accattivante nonostante un’altezza della carrozzeria che supera di circa una decina di centimetri quella di altre berline paragonabili.

Stile e fascino caratterizzato anche da dettagli quali i fari, con firma in bella mostra data dalla stringa luminosa che quasi collega i due proiettori. Una soluzione adottata anche al posteriore, con una fascia annegata nel bagagliaio nero lucido.

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È una volta a bordo che si percepisce l’abitabilità che un’elettrica con piattaforma dedicata riesce a offrire. A parità di ingombri esterni, dentro sembra di essere quasi su un modello di segmento superiore. Chi siede dietro ha una buona disponibilità di centimetri e una buona libertà di movimento. Il pavimento è piatto, e questo offre tanto spazio per le gambe. Peccato però non ci siano bocchette del clima dedicate. In compenso, si è pensato a chi vuol ricaricare il proprio smartphone o tablet con prese USB C.

La ID.3 è una macchina “ariosa” anche accomodandosi al posto di guida. Oltre allo spazio, seduti davanti si percepisce il look moderno, personale e personalizzabile di quest’auto, che è ben fatta, seppur con qualche plastica rigida di troppo. Al centro c’è lo schermo per l’infotainment mentre sul tunnel centrale si trova un grande vano per gli oggetti. La percezione di una buona qualità, nel suo complesso, ed è esaltata da alcuni elementi “sensoriali” come i Led interni utilizzati per creare un ambiente illuminato in modo soffuso, soprattutto di notte.

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Le misure

Fuori

Lunghezza

4,26 metri

Larghezza

1,81 metri

Altezza

1,55 metri

Peso

1719 kg (massa a vuoto)

Dentro

Bagagliaio

385 – 1.267 Litri

Architettura, batteria e autonomia

Più corta di una Volkswagen Golf, ma con un passo più lungo di circa dieci centimetri, la ID.3 arriva a 4,26 i metri. Il peso? 1.700 chilogrammi, conseguenza della sua natura elettrica. Per fare un raffronto sempre con la Golf, qui si devono mettere in conto 300 kg in più ad un esemplare 2.0 turbodiesel con cambio automatico.

L’architettura prevede motore e trazione al posteriore. Il raffreddamento della batteria è a liquido ed è disponibile anche la pompa di calore.

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La capacità del pacco batteria nominale varia da 48 a 82 kWh, con la “giusta via di mezzo” che arriva a 62 kWh, di cui 58 sfruttabili. Il motore elettrico, di tipo sincrono a magneti permanenti, ha 204 CV a disposizione di potenza e un valore di coppia massima di 310 Nm.

In termini di autonomia, abbiamo rilevato una media di 291 chilometri nei nostri percorsi di prova, con un apice in ambiente urbano pari a 348 km e un limite di 232 km in autostrada.

Ricarica

Dalla presa domestica di casa a 2,3 kW, la Volkswagen ID.3 è in grado di ricaricare di media 11 chilometri ogni ora. Se nella vostra abitazione disponete invece di una wallbox con un upgrade di potenza a 6 kW (qui la guida per farlo gratuitamente), quindi con circa 4,5 kW disponibili per la vostra zero emissioni, ogni ora si ricaricano teoricamente 21 km.

Collegandosi invece a una colonnina pubblica a corrente alternata, che di solito offre un picco massimo di potenza pari a 22 kW, si arriva a circa 52 km ogni ora; un dato figlio della potenza del caricatore di bordo questo, tenendo presente come in trifase, permette di assorbire fino a 11 kW.

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La prova di carica in corrente continua, sfruttando una colonnina tipica da 50 kW di potenza, ha permesso di accumulare circa 235 km km in un’ora. Il picco massimo in corrente continua disponibile su questa versione in prova, la 1st Max, è pari a 100 kW.

Come va

Se rivoluzione doveva essere, che almeno fosse una rivoluzione alla portata di tutti. Questo è il concetto alla base della dinamica della Volkswagen ID.3. Parola d’ordine? “Normalizzazione”. È un’auto che non vuole disorientare chi si avvicina al mondo dell’elettrico.

Il primo impatto una volta saliti a bordo è di compromesso, soprattutto per quanto concerne la visibilità. Il doppio montante anteriore rende poco intuitiva la visione degli ingombri, e questo influisce anche sulla regolazione della posizione di guida che, va da se, deve essere più sollevata di quanto si vorrebbe.

Questo però non si traduce in un limite in termini di controllo: i 10,2 metri di diametro di sterzata permettono manovre e svolte facili e immediate. È evidente come questo sia uno dei vantaggi del posizionamento posteriore del motore. Un propulsore la cui risposta è molto progressiva, accomodante, anche quando si vuole esagerare in termini “dinamici”. La curva di coppia è sempre lineare, ma non strabordante.

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Di conseguenza, la guida diventa più morbida, sinuosa, quasi ritmica anche tra le curve. In questo ambito, la risposta dello sterzo risulta omogenea e piacevole. Attenzione però, non confondete queste sensazioni con “sportività” e “precisione chirurgica”: la ID.3 non è un’auto sportiva, seppur con una vocazione dinamica.

La taratura scelta per le sospensioni (senza l’optional degli ammortizzatori elettronici) non contrasta molto i trasferimenti di carico: il rollio, in particolare, si avverte a prescindere dalle modalità di guida selezionate, soprattutto quando si viaggia fuori città e si alza il ritmo tra le curve.

Si può scegliere poi di gestire la rigenerazione in rilascio con due mappature. In posizione Drive la macchina praticamente veleggia, e la rigenerazione si basa sull’affondo del pedale del freno oppure. In posizione Brake invece, il quantitativo di rigenerazione è già più evidente a partire dal rilascio del pedale dell’acceleratore. La sensazione non è quelle di un vero e proprio one pedal feeling come su altre elettriche, ma aiuta a mantenere la macchina in assetto per impostare meglio l’ingresso in una curva.

La Tecnica 

Motore

1 motore sincrono a magneti permanenti posteriore

Potenza

204 CV

Coppia

310 Nm

Capacità Pacco Batterie

Tipo di Ricarica

62 kWh nominali (58 effettivi)
Mennekes | CCS Combo2

Listino prezzi

La Volkswagen ID.3 ha un prezzo base di 34.800 euro per la versione da 45 kWh in allestimento City. A seconda del taglio della batteria e degli allestimenti, si può arrivare fino alla versione Tour, dotata di un pacco batterie da 77 kW con un prezzo di partenza di 49.300 euro.

L’esemplare utilizzato per la prova è la 1st max da 58 kWh con un prezzo di 47.950 euro al lordo degli incentivi.

Fotogallery: Volkswagen ID.3

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