- Vespa velutina, chi sono i neutralizzatori di nidi
- Restano veleni nell’ambiente?
- Che informazioni si ricavano?
- L’invasione della Velutina si ferma alla Toscana?
- Situazione allarmante o sotto controllo?
- Quali sono i pericoli per l’uomo?
- Perché dobbiamo difendere le api?
Roma, 26 maggio 2024 – Vespa velutina (o calabrone dalle zampe gialle): cosa vuol dire neutralizzare i nidi e come lavorano le squadre? Ancora: questo insetto alieno si può eradicare?
Lo abbiamo chiesto al professor Antonio Felicioli, che insegna apilologia e biochimica al dipartimento di Scienze veterinarie di Pisa.
![vespa velutina (o calabrone dalle zampe gialle), il professore: “ecco come si neutralizzano i nidi”](https://cdn.it.topcarnews.info/wp-content/uploads/2024/05/27093919/image-vespa-velutina-o-calabrone-dalle-zampe-gialle-il-professore-ecco-come-si-neutralizzano-i-nidi-171675235851769.jpg)
Il lungo viaggio della Vespa velutina
Vespa velutina, chi sono i neutralizzatori di nidi
“Di solito i neutralizzatori sono apicoltori direttamente interessati a difendere il proprio patrimonio apistico – risponde l’esperto -. Devono essere formati per conoscere le procedure in sicurezza. Devono sapere quali insetticidi usare e come operare. Anche solo manovrare un’asta di carbonio che alla fine arriva ad essere più lunga di 20 metri richiede una certa perizia”.
Restano veleni nell’ambiente?
Che informazioni si ricavano?
“Quando possiamo accedere ai nidi cerchiamo di asportarli interi per poterli analizzare, verificare se ci sono regine o larve. Tutte informazioni molto, molto importanti”.
L’invasione della Velutina si ferma alla Toscana?
“Sì, più a sud non è stata ancora trovata – chiarisce il professore -. La Toscana si è dotata di una rete di apiari sentinella grazie agli apicoltori. È un sistema di monitoraggio per stabilire subito se la Vespa velutina è arrivata”.
Situazione allarmante o sotto controllo?
Quali sono i pericoli per l’uomo?
“Sono quelli classici dell’incontro con una vespa. L’evento più pericoloso? Se si viene attaccati dalla colonia. Ma questo vale sempre, anche per le nostre vespe autoctone”.
Perché dobbiamo difendere le api?
“Tutte le api sono fondamentali sia per l’impollinazione delle colture agrarie da reddito che per la salvaguardia della biodiversità vegetale, per la trasmissione e la fecondazione delle specie vegetali selvatiche. Ci sono piante che dipendono quasi esclusivamente dell’impollinazione degli apoidei. In Italia abbiamo oltre mille specie di api. Le mellifere sono sotto controllo perché hanno un loro pastore, l’apicoltore. Ma nessuno sa cosa succede allo Xylocopa, all’Andrena o all’Osmia, e la velutina mangia anche loro. Dal 2019 sono partite varie direttive ministeriali, ad esempio nei parchi nazionali sono ormai tre anni che monitoriamo le popolazioni degli apoidei selvatici. E questa è una cosa molto importante”.