Jean-Eric Vergne con la DS nel E-Prix indiano
Vergne, che era partito dalla prima fila, è riuscito a tagliare il traguardo praticamente senza più energia tenendosi alle spalle Nick Cassidy (Envision), che aveva la batteria ancora molto carica senza peraltro riuscire a sfruttarla. In terza posizione, grazie anche declassamento di Sébastien Buemi (Envision), Antonio Felix Da Costa, che ha così matenuto la Porsche sul podio. Il portoghese, scattato dalla tredicesima posizione, ha festeggiato alla grande il suo centesimo ePrix: non saliva sul podio dallo scorso luglio, quando aveva vinto la seconda gara di New York.
Wehrlein ha beneficiato anche dell’errore di Rast e degli interventi dei commissari (pure Stoffel Vandoorne è stato penalizzato, comunque ottavo con la seconda Ds Penske) venendo “risucchiato” fino alla quarta posizione (dodicesimo in griglia) che gli è valsa l’allungo nella generale assoluta: 80 punti contro i 62 di Dennis (sedicesimo). Sergio Sette Camara ha conquistato il quinto posto e regalato punti importanti alla Nio 333. Alle sue spalle Oliver Rowland (Mahindra), Norman Nato (Nissan). Nei 10 anche Andrè Lotterer (Avalanche Andretti), nono (era scattato dalla ventesima piazza), e Edoardo Mortara (Maserati Msg), che è riuscito ad andare a punti nonostante abbia subito un contatto all’inizio della gara che gli era costato la perdita dell’ala posteriore.
Le scuderie di “casa” – Mahindra (che fornisce le auto anche alla Abt Cupra, ancora ferma a quota zero) e Jaguar (le cui monoposto vengono impiegate anche dalla Envision), controllata dalla Tata – possono considerarsi solo parzialmente soddisfatte. Bird si è immediatamente scusato con il muretto per il proprio errore, che ha compromesso la gara sua e del compagno di squadra, mentre Mahindra ha chiuso nella Top 10 solo con uno dei propri piloti. Grazie al successo indiano, Vergne si è insediato al terzo posto della classifica a quota 31 raggiungendo Buemi. Cassidy segue i due senatori con gli stessi punti di Bird, 28. Nella classifica a squadre la Tag Heuer Porsche ha incamerato più di 20 punti (oggi 27, mai così tanti dall’inizio del campionato) per la quarta volta di fila ed è salita a 101, mentre la Avalanche Andretti è avanzata solo di due lunghezza (78). Con 59 punti, la Envision ha scavalcato la Neom McLaren, andata in bianco oggi (Jake Hughes ha centrato in solitudine le protezioni). Prossimo appuntamento, il quinto della stagione, il 25 febbraio a Città del Capo.