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Un nuovo materiale per le batterie delle auto elettriche, per un progetto made in Italy

Una particolare resina che unisce una formulazione e un design innovativi per perseguire la sostenibilità, la sicurezza e la resistenza per la costruzione degli involucri delle batterie delle auto elettriche (e non solo).

un nuovo materiale per le batterie delle auto elettriche, per un progetto made in italy

Photo by enea.it

Le batterie sono un po’ il cuore delle auto elettriche e sicuramente uno dei componenti capaci di fare la differenza. Risulta quindi promettente e interessante il lavoro svolto dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) con il progetto FENICE per la realizzazione di un nuovo materiale composito per le batterie dei veicoli elettrici. Un nuovo materiale che renderà le batterie ancora più sicure, efficienti e sostenibili. Conosciamo i dettagli di questo progetto.

Il progetto FENICE dell’ENEA

Il materiale composito fibrorinforzato è stato sviluppato partendo da un pre-preg riciclabile brevettato da Crossfire (un’azienda italiana) che si candida a essere una valida alternativa ai materiali che attualmente vengono utilizzati per la costruzione dei box batteria.

Una delle esigenze più sentite da parte delle case automobilistiche è quella di abbattere il peso dei veicoli elettrici. La leggerezza, infatti, è un fattore decisivo sia in termini di prestazioni che di consumi. Non a caso il settore dei materiali leggeri compositi per i veicoli sta attraversando una crescita esponenziale.

un nuovo materiale per le batterie delle auto elettriche, per un progetto made in italy

I prototipi di box batteria sviluppati nel progetto FENICE utilizzano una particolare resina realizzata da Crossfire partendo dal PET (il materiale plastico utilizzato comunemente per le bottiglie di plastica) che, grazie a un design e a una formulazione innovativi consente di rispettare i requisiti per la costruzione dell’involucro delle batterie. Questo, infatti, garantisce un’elevata resistenza al fuoco anche grazie a un involucro costituito da strati di alluminio e materiale composito fibrorinforzato.

Quello sviluppato dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile è solo un primo step di un percorso che però si rivela molto promettente. Anche perché sono stati già condotti dei test in condizioni reali. Se n’è occupata l’azienda italiana TACITA (che si occupa di motociclette e veicoli elettrici) che ha provato questo involucro in sostituzione dei box batteria in alluminio tradizionali prevedendola sulle moto che hanno preso parte alla Parigi – Dakar 2024.

Le prospettive su questo nuovo materiale sono talmente elevate e promettenti che verrà utilizzato non soltanto per i box delle auto elettriche, ma anche in ambito spaziale, nautico, eolico e ferroviario. L’obiettivo è sempre quello di perseguire la sostenibilità rispondendo alle esigenze delle produzioni di massa.

Sebbene le statistiche mostrino che i veicoli elettrici hanno una probabilità di incendiarsi già molto inferiore rispetto alle auto che utilizzano combustibili fossili, si punta a livelli di sicurezza sempre più elevati, che considerino anche incidenti stradali, uscite di strada, allagamenti e incendi di origine esterna. Per queste ragioni i nuovi box batteria sono pensati proprio per essere resistenti anche alle condizioni più avverse.

ha dichiarato Claudio Mingazzini, ricercatore del Laboratorio ENEA Tecnologie dei materiali Faenza e coordinatore del progetto.

Materiale batterie auto elettriche ENEA: foto e immagini

Ecco alcune immagini ufficiali dell’innovativo materiale utilizzato per lo sviluppo dei box del futuro per le batterie delle auto elettriche.

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