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Tutti in barca al salone nautico internazionale di Napoli

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Tutti in barca al salone nautico internazionale di Napoli

ROMA – Dopo il salone di Genova i riflettori si spostano sulla trentaseiesima edizione di Navigare, il salone nautico internazionale di Napoli in programma al molo Luise di Mergellina fino a domenica prossima. La manifestazione, organizzata dall’Associazione filiera italiana della nautica (Afina) presieduta da Gennaro Amato, propone l’accesso libero per i visitatori, e permette al pubblico di ammirare e provare le imbarcazioni in acqua. La formula delle prove libere in mare, particolarmente apprezzata dagli appassionati, resta la caratteristica principale dell’evento che consente ai visitatori di poter scegliere e provare il modello desiderato. Sono presenti oltre settanta imbarcazioni tra gozzi, gommoni, motoscafi e yacht dai 6 ai 20 metri, tra i quali spiccano brand sinonimo dell’eccellenza del made in Italy come Pershing, Cranchi, Itama, Absolute, e stranieri da Jeanneau e Beneteau fino a Bavaria, a cui si aggiungono anche fornitori di servizi, accessoristica e motori marini. Da segnalare che nell’ottica di una sempre maggiore crescita della kermesse, che negli anni si è svolta al circolo Posillipo, si è reso necessario lo spostamento del salone Navigare a Mergellina per poter offrire spazi più ampi per il pubblico e per gli espositori.

“Questa è la terza edizione internazionale del nostro salone, che comunque può contare ben 36 appuntamenti complessivi – sottolinea il presidente di Afina – e la richiesta di partecipazione dei cantieri nautici comporta un’adeguata risposta di spazi che al Posillipo non avevamo. Basti pensare che già quest’anno abbiamo dovuto rinunciare a numerose richieste di espositori nonostante lo spostamento al molo di sopraflutto di Mergellina, a dimostrazione della crescente domanda partecipativa. Purtroppo a Napoli non ci sono porti turistici di rilievo e persino Mergellina non è la cornice ideale per un evento di questa portata. Stiamo lavorando da tempo per migliorare questa condizione, confidiamo nella volontà operativa delle Istituzioni alle quali abbiamo garantito la nostra fattiva partecipazione, economica e progettuale, per risolvere la problematica”. Proprio in tal senso è stato avviato un confronto aperto sulla questione dell’assenza di posti barca e ormeggi. Una problematica che oltre agli armatori, costretti a portare le imbarcazioni in altri porti, riguarda anche i cantieri produttori e le concessionarie di rivendita che non riescono a garantire ai propri acquirenti attracchi a Napoli. Il dato attuale prevede che ogni dieci imbarcazioni prodotte/vendute solo cinque trovano possibilità di ormeggio.

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