Triumph soddisfatta: con la Moto2 il marchio si rinforza
“In termini di budget – ha detto – noi vogliamo competere, ma debbono tornare indietro tutti gli investimenti, i costi dei campionati e lo sforzo prodotto in Ricerca&Sviluppo. In questo momento ci concentriamo sulla Moto2, sulla SuperSport, sul motocross e sull’enduro. Quello che soprattutto vogliamo è vendere più motociclette”
Sargent è convinto che sia importante pubblicizzare ciò che Triumph è in grado di fare in termini di sviluppo di motori ad alte prestazioni e di affidabilità ingegneristica. E la Moto2 è davvero una grande opportunità e un ottimo veicolo per farlo: nei Paesi in cui la MotoGP è popolare, la conoscenza del marchio Triumph è aumentata in modo significativo.
Triumph non ha un vero reparto corse, non ha un dipartimento separato per le competizioni. I motori da corsa e quelli stradali sono progettati dalla stessa squadra di ingegneri.
“Gran parte di ciò che impariamo ci aiuta a sviluppare il motore Moto2, ma contemporaneamente ci suggerisce ciò che possiamo applicare sul tre cilindri standard. Sulla nuova Triple Street i nostri ingegneri sono passati da 123 a 130 CV impiegando gran parte delle componenti testate nelle ultime tre stagioni della Moto2, componenti che sappiamo che possono lavorare regolarmente a oltre 15.000 giri senza alcun problema”.
In collaborazione con Moto.it