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Transizione energetica – Il neo ministro Pichetto: “Governo punta sulla neutralità tecnologica”

transizione energetica – il neo ministro pichetto: “governo punta sulla neutralità tecnologica”

Transizione energetica – Il neo ministro Pichetto: “Governo punta sulla neutralità tecnologica”

“Il governo porterà in Europa un approccio all’Automotive improntato alla neutralità tecnologica”: lo ha affermato il nuovo Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, intervenendo via telefono al #FORUMAutoMotive. Il neo ministro parteciperà oggi al Consiglio Energia in Lussemburgo, che sarà chiamato a discutere del pacchetto di proposte presentato dalla Commissione europea il 18 ottobre e sull’intesa raggiunta sul price cap e sugli acquisti comuni di gas dai capi di Stato e di governo al Consiglio europeo del 21 ottobre. A tal proposito, Pichetto ha affermato che l’incontro “verterà principalmente sulla crisi energetica che sta coinvolgendo in particolare il Vecchio continente e che ha conseguenze anche sul settore dell’automotive”.

Neutralità tecnologica. “Dobbiamo trovare un punto di convergenza tra i diversi punti di vista”, ha proseguito il ministro. “Ribadisco quella che è stata la posizione durante il governo Draghi, ma che è quella che abbiamo assunto” con il neo presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “La posizione del nuovo governo è di continuità rispetto all’esecutivo Draghi sulla neutralità tecnologica: dobbiamo conciliare le esigenze economiche, industriali, produttive di un grande Paese come l’Italia e il peso che ha l’automotive, con quello che è obiettivo delle emissioni zero e di passaggio all’elettrico o a carburanti di tipo non inquinante e non climalterante”, ha aggiunto. “La presenza in squadra dell’ex ministro Roberto Cingolani, che svolgerà un ruolo da consulente per il Ministero, ci consentirà di presentare insieme a livello europeo un’Italia più forte, con governo uscente e governo entrante uniti nel presentare il proprio punto di vista”.

Cautela e realismo. Pichetto ha quindi ribadito la sua convinzione che a livello europeo il tema del ‘Fit for 55‘ vada affrontato con cautela, realismo e serietà. Anche per questo, alla domanda su possibili proroghe, quantomeno temporanee, al bando delle endotermiche per il 2035, il ministro non si è voluto sbilanciare: ” un tema caldo ed è difficile adesso tirare conclusioni. Si tratta di affrontarlo con realismo e di conciliare le posizioni italiane con quelle degli altri Paesi”. A ogni modo, per il “futuro bisognerà puntare nella diversificazione tra le diverse fonti di energia per sostituire il gas da fonte russa e assumendo un atteggiamento favorevole anche nei confronti della sperimentazione del nucleare di ultima generazione”. D’altro canto quella dell’energia è, per il ministro, una “questione dirimente anche per le ricadute sul sistema automotive”.

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