Aumentano le immatricolazioni e la capacità produttiva totale, soprattutto degli accumulatori LFP, che piacciono soprattutto in Asia
Dicembre è alle porte. Fra poco più di un mese, anche il 2022 ci saluterà, per portarci a un 2023 ricco di promesse sul fronte dell’auto elettrica. In attesa che l’anno si chiuda e sveli tutti i suoi dati, come si è comportato il mercato nel primo semestre?
Asia più in alto
A colpire è in particolare la corsa delle celle litio-ferro-fosfato (LFP), che hanno raggiunto un volume di vendita totale pari a 52,7 GWh. Significa un’importante crescita del +237%, per una chimica magari meno performante di quella tradizionale, ma anche più economica, grazie all’uso di materie prime più comuni e semplici da trovare. Una tecnologia sui cui anche l’Europa dovrà evidentemente porre attenzione, visto che al momento è guardata con particolare interesse essenzialmente in Cina.
Sempre l’Asia fa la parte del leone nel mercato mondiale degli accumulatori: CATL, LGES, Panasonic, BYD, SK On, Samsung e CALB sono i sette colossi dell’elettronica che rappresentano insieme oltre l’82% della distribuzione, a tutte le latitudini. Una leadership che però potrebbe durare molto meno del previsto, come emerso da un recente report di Goldman Sachs, che vede Europa e Usa in forte recupero.
Il resto del mondo
Ancora, l’Oriente è la regione che ha dominato (almeno per crescita percentuale) nelle immatricolazioni di auto elettriche: +75% rispetto ai primi sei mesi del 2021, contro un +19% delle Americhe e il +10% dell’Europa. Complessivamente, il mondo ha visto arrivare in strada 6,23 milioni di veicoli a batteria nuovi: +42% in confronto ai 4,4 milioni di un anno prima.
Fonte: Charged, Adamas Intelligence