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Toyota – Verso un rialzo dei listini in Europa

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Toyota – Verso un rialzo dei listini in Europa

La Toyota prevede di alzare i prezzi dei listini europei e statunitensi per compensare il calo dei profitti trimestrali, le perdite subite dalle filiali locali e l’impatto dell’aumento delle spese operative e della carenza dei semiconduttori. La decisione dei giapponesi è legata, soprattutto, al forte rincaro dei costi, aumentati dell’equivalente di oltre 2 miliardi di euro solo nel trimestre luglio-settembre. Non solo: la Casa ha già aumentato i prezzi in scia all’incremento dei tassi di inflazione e al rincaro di diversi fattori produttivi, ma la dirigenza ha anticipato la possibilità di ulteriori aggiustamenti sempre “più frequenti”.

Le perdite. L’imminente revisione dei listini è stata annunciata in occasione della presentazione di un bilancio trimestrale: le numerosi interruzioni produttive e il rincaro delle materie prime hanno determinato un calo della redditività operativa e dei profitti. L’utile netto, infatti, è sceso del 32% a 434,2 miliardi di yen (poco più di 3 miliardi di euro), mentre l’utile operativo ha subito una flessione del 25% a 562,7 miliardi di yen (3,93 miliardi di euro). Il margine è passato dal 9,9% di un anno fa al 6,1%, con i rincari delle materie prime e il deprezzamento delle yen contro il dollaro a presentare un conto negativo per ben 375 miliardi di yen. I ricavi, invece, sono aumentati del 22% a 9,22 trilioni di yen (64,4 miliardi di euro) grazie al favorevole contesto valutario e all’aumento delle vendite del 10% a 2,15 milioni di veicoli. Sulle filiali europea e statunitense pesano ulteriori fattori specifici: in Europa il trimestre è stato chiuso con una perdita operativa di 77,2 miliardi di yen (540 milioni di euro) a causa dei costi una tantum legati alla chiusura dello stabilimento di San Pietroburgo, mentre il Nord America ha registrato un rosso di 24,9 miliardi di yen (174 milioni di euro) per l’aumento delle spese operative.

Taglio alle prospettive. Inoltre, la Toyota ha pochi giorni fa ridotto da 9,7 a 9,2 milioni di veicoli il target produttivo per l’esercizio fiscale al 31 marzo 2023 a causa della persistente carenza di semiconduttori. “Abbiamo già superato il peggio, ma permangono ancora molte incertezze”, ha affermato il responsabile Acquisti, Kazunari Kumakura, sottolineando i continui “colli di bottiglia” per specifiche categorie di chip. Ridotte anche le previsioni commerciali con vendite viste a 10,4 milioni di veicoli e non più a 10,7 milioni. Malgrado il deterioramento della struttura dei costi e delle prospettive, la Toyota ha confermato le sue stime reddituali, soprattutto grazie all’indebolimento dello yen rispetto alle principali valute internazionali.

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