Torna la Bmw 3.0 CSL
Per celebrare l’anniversario, verranno messe in vendita esattamente 50 unità numerate. Fin dall’inizio, ciò conferisce alla Bmw 3.0 CSL uno status unico che troverà posto nelle collezioni di fan particolarmente fedeli ed entusiasti del marchio Bmw M. La produzione di tutti i veicoli richiederà circa tre mesi. Ognuno di essi viene creato con assoluta dedizione all’eccellenza artigianale e con tecnologie precisamente coordinate in un elaborato processo di produzione presso la sede esterna dello stabilimento del BMW Group di Dingolfing a Moosthenning, in Bassa Baviera. Gli esclusivi componenti interni in plastica rinforzata con fibra di carbonio (CFRP) sono prodotti a mano sia a Monaco sia nella fabbrica di componenti del Bmw Group a Landshut da specialisti della carrozzeria appositamente incaricati. Anche per la verniciatura della Bmw 3.0 CSL è stato concepito un processo specifico, in cui l’artigianato e la tecnologia all’avanguardia si completano a vicenda per fornire a ogni singolo pezzo il suo caratteristico design cromatico. Inoltre, un team di 30 tecnici appositamente qualificati ed esperti è responsabile della configurazione e dell’assemblaggio dei veicoli. A causa della complessità dei processi in fabbrica, ogni Bmw 3.0 CSL passa attraverso otto cicli di assemblaggio in altrettante stazioni di produzione, una procedura che richiede fino a 10 giorni in tutto.
La versione stradale dell’auto da corsa, sviluppata ai fini dell’omologazione, è diventata un simbolo ampiamente conosciuto del piacere di guidare incentrato sull’essenziale, soprattutto nella sua fase finale di sviluppo. CSL – questa combinazione di lettere nella designazione del modello stava per “Coupè, Sport, Leichtbau” (Coupè, Sport, Lightweight), una sintesi della ricetta del successo della vettura a due porte. Oltre ai passaruota allargati, la sua carrozzeria a forma di coupè ricevette anche un accattivante pacchetto aerodinamico, che comprendeva uno spoiler anteriore, barre d’aria sui pannelli laterali anteriori e uno spoiler sul tetto. A completare le modifiche al design rispetto alle altre coupè della serie Bmw c’era un alettone posteriore che ottimizzava l’aderenza delle ruote posteriori. Non era omologato per l’uso su strada e quindi giaceva nel bagagliaio al momento della consegna del veicolo, ma ricevette comunque molta attenzione da parte del pubblico, tanto che alla Coupè venne dato il soprannome di “Batmobile”.
foto: ufficio stampa Bmw Group Italia
(ITALPRESS).