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Test MotoGp a Sepang, come sono andati. Bagnaia: «Ducati 2023 più veloce»

test motogp a sepang, come sono andati. bagnaia: «ducati 2023 più veloce»

Test MotoGp a Sepang, come sono andati. Bagnaia: «Ducati 2023 più veloce»

Sorride alla fine della prima sessione di test del 2023. Dopo tre giorni di prove sul circuito di Sepang, in Malesia, il campione del mondo ha promosso la nuova Ducati con cui ha stabilito il secondo miglior tempo, alle spalle di Luca Marini (Team Mooney VR46) in sella alla Ducati dello scorso anno. Preoccupato dopo le prime due giornate («Stavamo faticando un po’»), il pilota torinese ha trovato la quadra domenica: «Abbiamo fatto tante prove e trovare la soluzione prima dell’arrivo della pioggia è stato fantastico» ha raccontato ai microfoni di Sky.

Ducati 2023, le novità

Il volto sereno, un sorriso eloquente, Bagnaia ha apprezzato le novità portate dalla Ducati: «Voglio concentrami sulla moto 2023. Siamo arrivati ad avere più velocità, ma con la stessa erogazione» ha infine commentato. Parzialmente soddisfatto anche il suo nuovo compagno di squadra (4° tempo per lui), che sta prendendo le misure alla moto ufficiale: «Devo capirla meglio, la moto nuova non è facile, ho cercato di modificare il mio stile di guida e alla fine girare sui tempi della moto vecchia è una buona cosa». Il romagnolo ha apprezzato la guidabilità della nuova Desmosedici sul bagnato — il clima malese non ha risparmiato i temuti scrosci di pioggia —, ha preso confidenza con il team tecnico che lo segue e ha scambiato le sue impressioni con Bagnaia. «Mi sono confrontato con Pecco, ci siamo trovati d’accordo, e nell’ultimo giorno di test sono riuscito ad essere veloce sia sulla prestazione pura che sul ritmo gara».

Soddisfatta l’Aprilia

Sette Ducati nelle prime dieci posizioni confermano la buona partenza delle moto bolognesi. Solo l’Aprila con Vinales, terzo, e Aleix Espargarò, sesto, può dirsi abbastanza soddisfatta del debutto della RS-GP 2023. La moto di Noale ha lavorato molto sull’aerodinamica e la velocità di punta riscontrata (337 km orari) è un buon indizio del progresso riscontrato, soprattutto da Vinales: «Ho trovato quello che mi aspettavo, un passo avanti verso il mio stile di guida. L’accelerazione è decisamente migliorata. Ci sono ancora un paio di aree su cui lavorare, ma ho apprezzato molto il lavoro fatto dai tecnici durante l’inverno».

Yamaha fatica con le gomme

Tutte le case hanno lavorato sodo, soprattutto le giapponesi che avevano parecchio da recuperare nei confronti della Ducati. I risultati visti in questa prima uscita, però non ripagano ancora le attese dei loro piloti. con la Yamaha ha faticato sul bagnato e soprattutto con le gomme nuove, aspetto preoccupante pensando alle qualifiche, quando ci si gioca tutto in pochi giri. «Il nuovo motore è più potente, la velocità di punta è cresciuta, ma con le gomme nuove i tempi stentano. Peccato, perché sul ritmo gara siamo messi bene». Il 19° tempo certifica le preoccupazioni del pilota francese, seguito dal compagno di squadra Morbidelli, staccato di 43 millesimi.

Honda, Marquez non è soddisfatto

Nemmeno Marc Marquez può dirsi del tutto soddisfatto dai progressi della Honda che gli ha portato ben tre moto nuove da provare. Alla fine lo spagnolo si è concentrato sull’evoluzione più simile a quella guidata nelle prove di Valencia lo scorso novembre («siamo più veloci, ma anche gli altri sono cresciuti»), ma il decimo tempo a sette decimi da Marini, è un campanello d’allarme per l’équipe tecnica comandata da Ken Kawauchi, arrivato dalla Suzuki. Preoccupa di meno la condizione fisica dello spagnolo operato lo scorso giugno al braccio destro per la quarta volta. «Va meglio, ma alla fine dei tre giorni il braccio era un po’ stanco — ha spiegato Marquez —, ma l’obiettivo è arrivare in forma a fine marzo» per l’avvio del campionato.

Le cicatrici di Marquez

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