Test MotoGp a Sepang, come sono andati. Bagnaia: «Ducati 2023 più veloce»
Ducati 2023, le novità
Il volto sereno, un sorriso eloquente, Bagnaia ha apprezzato le novità portate dalla Ducati: «Voglio concentrami sulla moto 2023. Siamo arrivati ad avere più velocità, ma con la stessa erogazione» ha infine commentato. Parzialmente soddisfatto anche il suo nuovo compagno di squadra (4° tempo per lui), che sta prendendo le misure alla moto ufficiale: «Devo capirla meglio, la moto nuova non è facile, ho cercato di modificare il mio stile di guida e alla fine girare sui tempi della moto vecchia è una buona cosa». Il romagnolo ha apprezzato la guidabilità della nuova Desmosedici sul bagnato — il clima malese non ha risparmiato i temuti scrosci di pioggia —, ha preso confidenza con il team tecnico che lo segue e ha scambiato le sue impressioni con Bagnaia. «Mi sono confrontato con Pecco, ci siamo trovati d’accordo, e nell’ultimo giorno di test sono riuscito ad essere veloce sia sulla prestazione pura che sul ritmo gara».
Sette Ducati nelle prime dieci posizioni confermano la buona partenza delle moto bolognesi. Solo l’Aprila con Vinales, terzo, e Aleix Espargarò, sesto, può dirsi abbastanza soddisfatta del debutto della RS-GP 2023. La moto di Noale ha lavorato molto sull’aerodinamica e la velocità di punta riscontrata (337 km orari) è un buon indizio del progresso riscontrato, soprattutto da Vinales: «Ho trovato quello che mi aspettavo, un passo avanti verso il mio stile di guida. L’accelerazione è decisamente migliorata. Ci sono ancora un paio di aree su cui lavorare, ma ho apprezzato molto il lavoro fatto dai tecnici durante l’inverno».
Yamaha fatica con le gomme
Honda, Marquez non è soddisfatto
Nemmeno Marc Marquez può dirsi del tutto soddisfatto dai progressi della Honda che gli ha portato ben tre moto nuove da provare. Alla fine lo spagnolo si è concentrato sull’evoluzione più simile a quella guidata nelle prove di Valencia lo scorso novembre («siamo più veloci, ma anche gli altri sono cresciuti»), ma il decimo tempo a sette decimi da Marini, è un campanello d’allarme per l’équipe tecnica comandata da Ken Kawauchi, arrivato dalla Suzuki. Preoccupa di meno la condizione fisica dello spagnolo operato lo scorso giugno al braccio destro per la quarta volta. «Va meglio, ma alla fine dei tre giorni il braccio era un po’ stanco — ha spiegato Marquez —, ma l’obiettivo è arrivare in forma a fine marzo» per l’avvio del campionato.
Le cicatrici di Marquez