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Tesla taglia i prezzi, Renault non ci sta: “E’ irrazionale”

Luca de Meo critica la scelta del marchio guidato da Elon Musk di tagliare i prezzi dei suoi modelli, parlando di creazione di un mercato malato

Tesla taglia i prezzi, Renault non ci sta: “E’ irrazionale”

Il taglio dei listini da parte di Tesla ha scosso il mondo dell’auto, con alcuni marchi che hanno seguito l’esempio della casa automobilistica guidata da Elon Musk abbassando analogamente i prezzi dei propri modelli a batteria mentre altri brand hanno criticato la scelta dell’azienda di Palo Alto. Ad unirsi a coloro che non vedono di buon occhio la scelta operata da Tesla c’è ad esempio Renault che con l’amministratore delegato Luca de Meo è intervenuta sul tema della riduzione dei costi degli EV, accusando il marchio americano di aver eseguito una mossa che rischia di peggiorare le condizioni del mercato anziché rendere più accessibili i veicoli full electric.

“Non credo sia una cosa molto razionale. Abbiamo bisogno di stabilizzare il prezzo delle auto elettriche perché gli investimenti sono ingenti e non vogliamo creare un mercato malato nel lungo termine” – ha affermato de Meo –Se io avessi abbassato del 20% il prezzo delle elettriche mi avreste criticato. Loro hanno invece abbassato il prezzo del 20% dopo averlo alzato del 20% sei mesi fa e tutti li applaudono.” Secondo il numero uno del gruppo della Losanga, uno dei rischi maggiori di questo “elastico” nei listini potrebbe anche essere quello di vedere dimezzato se non addirittura annullato il valore residuo dell’usato per le auto elettriche, sacrificato soltanto per riuscire a rientrare all’interno del tetto di prezzo stabilito da alcuni governi per usufruire delle emissioni: “Forse tra sei mesi potrebbero tornare a rialzare i prezzi, chi lo sa, o continuare a ridurre i listino come spero, magari fino a zero, ma noi continueremo a salvaguardare il valore delle EV per i nostri clienti.”

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De Meo ha poi spostato l’attenzione sulla sfida tra Europa e Cina per la supremazia del mercato, sottolineando come il colosso asiatico e i suoi marchi rischino di creare una competizione impari nella quale le case automobilistiche del Vecchio Continente non potranno fare la voce grossa: “Come costruttori europei stiamo assistendo a una competizione asimmetrica che, in un modo o nell’altro, dobbiamo correggere.”

FP | Gianluca Sepe
@SepeGianlu RIPRODUZIONE RISERVATA

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