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Tesla Model X

Tesla Model X, la prova del super-crossover elettrico [VIDEO]

Enorme eppure velocissima. Ecco come va la prima Tesla formato famiglia

Dici Tesla e pensi ad automobile diversa dalle altre. Tutti ne senton parlare, pochi la conoscono veramente, ma chiunque ne rimane affascinato o comunque incuriosito quando incontra un esemplare per strada. A maggior ragione se parliamo della Model X, il crossover “ad ali di falco” che si è recentemente affiancato alla Model S. Per dirvi come va, ma soprattutto che effetto fa viaggiare a bordo di un’auto del genere, l’abbiamo provata sulle strade di Milano.

Com’è

La Model X è innanzitutto un grande crossover. E si vede. Le forme iper-aerodinamiche (il CX dichiarato è di appena 0.24) faticano a nascondere i 5,04 metri di lunghezza. Tanto più che la carrozzeria fila liscia (sempre in funzione dell’aerodinamica) disegnando un semplice arco bombato che parte dal muso e arriva alla coda. A rendere speciale il design ci pensano i dettagli: i cerchi in lega esagerati (22 pollici su questo esemplare) e ovviamente le falcon wings, le portiere posteriori che si aprono ad ali di falco. Appunto. Per vedere che effetto fanno vi rimando alle foto e soprattutto al video. Però vi anticipo il loro principale vantaggio funzionale: grazie all’apertura verticale che solleva un pezzo del tetto, si può accedere alla seconda e alla terza fila di sedili stando praticamente in piedi. Sempre a proposito di porte anche quelle anteriori sono automatiche: si aprono da sole quando ti avvicini e quella del guidatore si chiude non appena si preme il pedale del freno. Tutte le porte, ovviamente, sono dotate di sensori che riconoscono eventuali ostacoli e le “wings” posteriori sono addirittura in grado di articolare l’apertura alare in modo ottimizzato rispetto allo spazio a disposizione. L’abitabilità è proporzionata alle dimensioni esterne e comunque lo spazio è gestito in modo intelligente. La configurazione a “salottino” con poltroncine singole (l’esemplare in prova è quello a 6 posti) garantisce tanto per cominciare una maggior libertà di movimento, e poi tutti i sedili si azionano elettricamente e facilitano le operazioni di entrata e uscita anche dalla seconda e terza fila. In configurazione 6 posti la capacità del bagaglio è ridotta al minimo sindacale, ma abbattendo la terza fila il vano diventa grande e ben sfruttabile con un pianale perfettamente piatto. E se lo spazio non dovesse bastare c’è il secondo bagagliaio ricavato nel muso dell’auto dove solitamente c’è il motore endotermico. Già perchè, semmai ci fosse bisogno di ricordarlo, la Tesla è elettrica e i motori sono integrati sotto al pianale. Le altre specialità riguardano l’arredamento tecnologico con l’enorme schermo da 17 pollici che domina la plancia. Anzi di fatto la rappresenta dal momento tutto si governa da qui: navigatore, media player, telefono e soprattutto computer di bordo con le regolazioni di ogni funzione dell’auto. Dall’apertura delle portiere, al setting delle sospensioni, passando per la programmazione del riscaldamento dell’abitacolo e così via. Oltre che spettacolare da vedere, il sistema è facile da utilizzare, estremamente fluido e curato nella grafica.

Come va

L’esperienza di guida di questa Model X è speciale per tante ragioni. Del resto entrare in un’auto che riconosce il proprietario e quindi apre e chiude la porta automaticamente ti fa sentire come un bambino di fronte all’ultimo modello di astronave con cui giocare… E l’effetto astronave continua anche dentro grazie ad una visione iper panoramica della strada (la Model X monta il parabrezza più grande del mondo). Non ci sono pulsanti di accensione: l’auto è già accesa e per partire bisogna semplicemente puntare la leva del cambio (al volante) in D. Il gioco continua anche in movimento perchè questa Tesla come tutte le astronavi che si rispettino è veloce, anzi velocissima. Il dato più sorprendente, lo sapete, è quello di accelerazione: la versione in prova è la P90D e raggiunge i 100 km/h in 3,4 secondi attivando il cosiddetto ludicrous mode. E vi assicuro che per quanto ci si possa preparare psicologicamente ad una prestazione del genere, quando la realizzi non ti sembra reale. Perchè succede in silenzio e con un’auto enorme che ha tutto fuorché l’aspetto di un’automobile veloce. Il bello è che la Model X si muove meglio del previsto anche fra le curve: i chili ci sono e sono tanti (oltre 2.400), ma sono messi bene perchè le batterie sono montate sotto al pianale. Il baricentro più basso fa tantissimo, ma una bella mano la danno anche la gommatura extra large e le sospensioni a controllo elettronico che sono tra l’altro fondamentali per non penalizzare l’animo turistico del Model X in quanto crossover. Che nella vita reale si usa per viaggiare con famiglia e bagagli al seguito. A proposito di viaggi, parliamo di autonomia: sulla carta per la versione P90D, Tesla dichiara circa 467 chilometri. Non sono pochi, ma neanche tantissimi e in ogni caso bisogna preoccuparsi di dove e come ricaricare la macchina dal momento che più è grande una batteria, più tempo ci vuole per ricaricarla. Ecco perchè Tesla sta sviluppando una rete dedicata ai clienti con i cosiddetti Supercharger (in Italia ce ne sono 18, ma solo al Centro-Nord) che in 20 minuti di carica, garantiscono 250 km di autonomia. Da questo punto di vista il computer di bordo insieme al navigatore fornisce costantemente informazioni per capire dove e come ricaricare l’auto in funzione della destinazione da raggiungere sfruttando eventualmente i cosiddetti destination charging, ovvero dei punti di ricarica convenzionati Tesla all’interno di esercizi commerciali. Il tema della strategia di ricarica Tesla è comunque molto articolato a ne riparleremo quanto prima con un approfondimento dedicato.

Quanto costa

I prezzi della Tesla Model X sono direttamente proporzionali alle prestazioni… da supercar. Si parte da 105.100 euro per la versione “base” 75D e si arriva ai 160.600 euro della P100D. In base alla versione cambiano la potenza, le prestazioni e l’autonomia della batteria. Per tutte la garanzia è limitata a 4 anni o 80 mila chilometri mentre la batteria è garantita per 8 anni a chilometraggio illimitato.

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