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Tesla Model 2: cosa sappiamo sull'auto elettrica da 25.000 euro

Attesa per il 2025, l'economica di Musk avrà piattaforma "next-gen", batterie innovative e tanta tecnologia. Con lo zampino dell'Italia

tesla model 2: cosa sappiamo sull'auto elettrica da 25.000 euro

Tesla sta lavorando sodo su quella che sarà la vera auto della svolta. La Model 2, conosciuta anche come la “Tesla da 25.000 euro” o la “baby-Tesla”, arriverà nel 2025 e, per quanto la Casa cerchi di mantenere un certo riserbo al riguardo, spesso fornisce, direttamente o indirettamente, una serie di informazioni che ci consentono di aggiungere un pezzo in più a un puzzle che sarà completato tra circa un anno.

Ma cosa sappiamo della Tesla Model 2 fino a ora? Cerchiamo di fare ordine su questa vettura con la quale la Casa introdurrà una nuova piattaforma, nuove batterie, nuove tecnologie e con cui, soprattutto, cercherà di aumentare notevolmente i volumi di vendita, per arrivare a 20 milioni di auto all’anno nel 2030.

Berlina o crossover?

Partiamo dall’aspetto. Inizialmente si era pensato a una sorta di Model 3 più corta, con carrozzeria due volumi, ma poi si è ipotizzato che la vetturina potesse assumere le forme squadrate del Cybertruck, naturalmente in scala ridotta. Al momento c’è grande incertezza al riguardo. Alcuni prototipi avvistati da molto lontano e con grandi camuffature fanno propendere per la prima ipotesi, ma lo stile, per quanto legato a concetti più tradizionali rispetto a quanto mostrato dal famoso pick-up elettrico, potrebbe anche introdurre forti elementi di novità.

La Tesla Model 2 nel render di Motor1 ispirato al Cybertruck

L’aspetto, a dirla tutta, è una delle cose che interessano meno della prossima Tesla Model 2, che non si esclude possa alla fine assumere le sembianze di un crossover (Elon Musk si è sbilanciato in questo senso a gennaio 2024). Il successo sarà decretato invece da altri fattori. Oltre al prezzo, chiaramente, ci saranno autonomia, prestazioni, velocità di ricarica, tecnologia, software e chi più ne ha più ne metta. Scendiamo nel dettaglio.

Una piattaforma nuova di zecca

Tesla su una cosa è stata chiara. La Model 2 nascerà su una nuova piattaforma. Gli ingegneri sono già al lavoro e in uno stato avanzato di sviluppo. La piattaforma, che per ora è conosciuta con il nome di progetto Redwood, sarà davvero innovativa.

Sfrutterà un metodo di produzione rivoluzionario, chiamato “processo Unboxed”, e sarà realizzata ancora con lo stampaggio di grosse parti di scocca in un colpo solo grazie all’adozione delle italiane Giga Press. Addirittura, si pensa che si possa ricorrere a un solo stampaggio, ricalcando in grande quanto accade con i modellini die cast.

La scocca posteriore della Model Y prodotta a Shangai

Almeno 400 km di autonomia

La piattaforma della Model 2, che dovrebbe essere la stessa utilizzata dal futuro Robotaxi, sarà dotata di diversi tipi di batteria, tutti con funzione strutturale. Si pensa che le versioni top di gamma monteranno accumulatori con celle cilindriche 4680, ma, è notizia di pochi giorni fa, sarà disponibile anche con accumulatori diversi.

In particolare, CATL ha affermato di aver stretto una partnership strategica con la Casa americana proprio per la fornitura di batterie con chimica litio-ferro-fosfato (LFP) che consentiranno di avere buone prestazioni (si parla di 400 km di autonomia) a prezzi più contenuti. Il colosso cinese collaborerà con Tesla anche sul fronte della ricarica, affinando metodi che consentano di ridurre i tempi di sosta alla colonnina.

Celle prismatiche LFP di CATL

Software e guida autonoma

Il modello più economico a listino per Tesla non farà sconti sul fronte del software. Anzi, complice la nuova piattaforma, offrirà quanto di meglio la Casa avrà a disposizione. Lo si intuisce dal fatto che sulla stessa base sarà realizzato anche il robotaxi, che, per definizione, deve essere dotato di guida autonoma di Livello 5 per effettuare le corse senza conducente a bordo.

La Tesla Model 2, quindi, avrà l’ultima generazione del Full Self-Driving, quella basata sulle reti neuronali e sull’intelligenza artificiale. Come da prassi, il software sarà aggiornabile in remoto con release over-the-air (OTA) che andranno a influire sia sull’infotainment, sia sul powertrain e sui sistemi di sicurezza attiva.

La Tesla Model 2 in breve

  • Batterie: LFP e 4680
  • Autonomia: 400 km
  • Prezzo: 25.000
  • Altro: dotata di FSD e aggiornamenti OTA

Una Tesla Model 2 fotografata a Berlino

Dove sarà prodotta

Per fare grandi numeri si devono usare tante fabbriche. La Tesla Model 2 sarà prodotta inizialmente in Texas, nella Gigafactory di Austin, dove la Casa metterà a punto i processi e le linee. Una volta trovata la giusta efficienza, la Model 2 sarà realizzata anche a Berlino – in fondo è un modello che sembra tagliato proprio per l’Europa – e a Shanghai.

Ma gli stabilimenti esistenti non basteranno. Per questo Tesla sta costruendo anche una nuova Gigafactory in Messico ed è in trattativa per avviare la realizzazione di un’ulteriore nuova fabbrica. Potrebbe nascere in India o, comunque, in un Paese del sudest asiatico, dove, tra costi di produzione minori e agevolazioni fiscali, la Casa potrebbe trovare un luogo ideale per rispondere alla crescente domanda di quella parte di mondo.

Fotogallery: Tesla Model 2, il render di Motor1.com

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