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Terremoto Turchia, anche Nissan scende in campo

La casa giapponese ha annunciato la creazione di un pacchetto di aiuti fino a 1 milione di euro per sostenere la crisi umanitaria nelle zone colpite dal terremoto

Terremoto Turchia, anche Nissan scende in campo

Anche Nissan scende in campo per sostenere la crisi umanitaria che ha colpito la Turchia in seguito al terremoto che ha causato oltre 40.000 vittime. La casa automobilistica giapponese ha deciso infatti di creare un pacchetto di aiuti fino a 1 milione di euro: il fondo comprende una donazione immediata di 750.000 euro all’organizzazione Turk Kizilay, la Mezzaluna Rossa turca che sta svolgendo operazioni di ricerca e salvataggio di vitale importanza e sta fornendo aiuti di emergenza sul campo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, tra cui cibo, medicine, coperte e supporto psicologico.

A questa cifra si sommerà un fondo aggiuntivo fino a 250.000 euro, che sarà messo a disposizione dal gruppo nipponico per raddoppiare le donazioni dei propri dipendenti e partner che vorranno aiutare direttamente. Attraverso una nota ufficiale, Nissan ha fatto sapere che all’indomani dei terremoti il personale dell’azienda con sede in Turchia ha inviato nelle zone colpite camion carichi di 25.000 euro di forniture urgenti di cibo e abbigliamento, tra cui alimenti per bambini, beni di prima necessità, mentre prosegue il sostegno volontario dei dipendenti Nissan. “La situazione in Turchia è una tragedia umana di proporzioni enormi – ha commentato Guillaume Cartier, Chairperson, Nissan AMIEO – A nome di tutti i dipendenti di Nissan, invio i miei pensieri e le mie più sentite condoglianze a coloro che soffrono a causa di questo disastro. Ci impegniamo a dare il nostro pieno sostegno”.

Terremoto in Turchia e Siria, Mercedes dona 1 milione di euro

Nei giorni scorsi anche Mercedes-Benz aveva deciso di sostenere concretamente la popolazione turca in questo momento difficile, annunciando la donazione di 1 milione di euro alla Croce Rossa tedesca per inviare aiuti umanitari alle popolazioni colpite dal sisma. Non solo: oltre ad aver effettuato donazioni in denaro necessarie in particolare per poter fornire un aiuto professionale nelle regioni colpite il più rapidamente possibile, l’azienda tedesca aveva riferito di essere al lavoro per organizzare una campagna di raccolta fondi per i propri dipendenti.

FP | Andrea Trezza RIPRODUZIONE RISERVATA

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