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Tecnologia italiana per costruire le batterie: ACC ha scelto Comau

Accordo tra l'azienda piemontese e la joint venture (entrambe della galassia Stellantis) per velocizzare i processi produttivi

tecnologia italiana per costruire le batterie: acc ha scelto comau

Stellantis vuole sempre più essere protagonista nel settore delle batterie. È stato infatti firmato un accordo di collaborazione fra Comau, azienda piemontese specializzata in automazione industriale e parte del Gruppo, e ACC, joint venture nata su iniziativa dello stesso costruttore e TotalEnergies, a cui si è poi unita anche Mercedes-Benz per dare vita a uno dei più grandi player europei delle batterie.

Al centro dell’alleanza, la progettazione e lo sviluppo di una linea produttiva dedicata ai moduli batteria per auto elettriche, che si unirà alla futura Gigafactory della jv a Billy- Bercalu Douvrain, nel nord della Francia. E poi chissà: in vista, del resto, si attendono novità anche per la prima Gigafactory di Stellantis in Italia, a Termoli.

Tutta la tecnologia di Comau

Adesso, grazie alla “flessibilità intrinseca per gestire moduli a 8 e a 16 celle” – come scrive la società piemontese –, le linee progettate consentiranno ad ACC di produrre fino a 8 GWh all’anno entro la fine del 2024″.

“Inoltre – aggiunge –, la soluzione completa sfrutta la vasta rete europea di Comau, garantendo così l’approvvigionamento locale di tecnologia, attrezzature e componenti ausiliari per le 5 linee di produzione, 3 delle quali producono entrambi i modelli, mentre 2 sono linee MEB specifiche per i moduli a 8 celle.

Uno degli elementi unici del progetto era il requisito di impiegare una forza di impilamento di 300-500 decanewton per produrre i due diversi formati di moduli rispetto alla media del settore di circa 100 decanewton. Per far fronte a questa sfida, gli ingegneri di Comau e ACC hanno collaborato per personalizzare il processo al fine di garantire la geometria del prodotto e le caratteristiche della batteria previste.

Questo approccio di sviluppo congiunto (simultaneous engineering) ha anche permesso a Comau di eliminare una delle linee originariamente progettate, migliorando le dinamiche di processo e aiutando ACC ad ottimizzare i suoi investimenti CAPEX”.

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L’azienda fa sapere che il primo passo del progetto vedrà il team di ingegneri implementare e ottimizzare la linea pilota della joint venture nello stabilimento a Nersac, sempre in Francia. Solo dopo si passerà alla produzione su larga scala a Billy-Bercalu Douvra.

L’indipendenza chiama

“Insieme abbiamo completato con successo la prima fase del programma di batterie di ACC – dichiara Pietro Gorlier, ceo di Comau – e non vediamo l’ora di migliorare le loro linee di produzione su larga scala nei prossimi mesi”.

Dal canto suo, il coo della joint venture, Jean-Baptiste Pernot, spiega l’importanza di progetti come questo per l’elettrificazione del Vecchio Continente. “In Europa non possiamo dipendere esclusivamente dalle fonti asiatiche. Dobbiamo facilitare la creazione di un intero ecosistema di batterie, che copra l’intera catena del valore. In questa prospettiva, per ACC è molto importante poter contare su Comau”.

Fonte: Comau

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