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Svelati 100 GB di dati riservati Tesla: ecco cosa contengono

svelati 100 gb di dati riservati tesla: ecco cosa contengono

In Germania, Tesla è finita al centro di una vicenda che potrebbe avere risvolti poco piacevoli per la casa automobilistica. Infatti, il giornale tedesco Handelsblatt è entrato in possesso di circa 100 GB di dati che riguardano il marchio americano. Per sei mesi, un team di Handelsblatt composto da dodici persone ha valutato i file raccolti: 1.388 documenti PDF, 1.015 fogli di calcolo Excel e 213 presentazioni Powerpoint, oltre a numerose immagini, video, file audio ed email.

Il Fraunhofer Institute for Secure Information Technology ha poi verificato che non ci fossero tracce di alterazioni o falsificazioni. Che i dati raccolti dal quotidiano tedesco siano reali lo dimostra anche il fatto che Tesla ha chiesto che fossero cancellati e ha parlato di furto di dati. Infatti, il quotidiano tedesco potrebbe dover fronteggiare anche possibili conseguenze legali con Tesla che potrebbe decidere di intentare una causa. Tuttavia, il quotidiano tedesco è andato avanti.

Secondo quanto raccontato, i file includono informazioni personali su oltre 100.000 dipendenti attuali ed ex, nonché migliaia di segnalazioni di problemi con i sistemi avanzati di assistenza alla guida di Tesla, Autopilot e “Full Self-Driving”. La maggior parte dei reclami (dal 2015 al 2022) arriverebbero dagli Stati Uniti ma non mancherebbero quelli dei clienti europei ed asiatici.

Più nello specifico, i dati conterrebbero, tra le altre cose, 2.400 reclami su accelerazioni improvvise e 1.500 reclami su problemi in fase di frenata. Parlando dei problemi in frenata, sarebbero stati segnalati 139 casi di frenate di emergenza senza motivo e 383 arresti ingiustificati delle auto legati a falsi avvisi di collisione. Handelsblatt afferma che ci sono stati più di 1.000 casi di arresti anomali e nei dati ci sarebbero più di 3.000 voci incluse nelle tabelle in cui i clienti hanno segnalato problemi di sicurezza con il sistema di assistenza alla guida.

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La pubblicazione tedesca ha voluto addirittura contattare i proprietari di Tesla per avere conferma che i dati fossero corretti. Oltre ai reclami dei clienti, i dati mostrerebbero che Tesla ha risposto a questi problemi, impegnandosi a discutere con i clienti il meno possibile per iscritto, preferendo uno scambio di informazioni prevalentemente verbale.

Dunque, Handelsblatt avrebbe individuato un numero di problemi tecnici legati ai sistemi di assistenza alla guida, più grande del previsto. Del resto, il titolo del rapporto, Mein Autopilot hat mich fast umgebracht: Tesla-Files nähren Zweifel an Elon Musks Versprechen (che si può tradurre in: “Il mio pilota automatico mi ha quasi ucciso”: i file Tesla mettono in dubbio le promesse di Elon Musk) è già molto chiaro.

Secondo il quotidiano, le autorità tedesche avrebbero riscontrato seri indizi di possibili violazioni della protezione dei dati da parte della casa automobilistica americana. Come accennato all'inizio, i dati conterrebbero pure oltre 100.000 nomi di ex e attuali dipendenti, indirizzi e-mail privati, numeri di telefono, stipendi, dettagli bancari, informazioni riservate sulla produzione e tanto altro, incluso il numero di previdenza sociale del CEO di Tesla Musk. Per questo il garante della privacy dell'Olanda, Paese in cui Tesla ha la sua sede europea, starebbe già studiando quanto successo.

Non rimane che attendere per capire come evolverà questa vicenda e se ci saranno conseguenze per Tesla.

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