Jaguar F-Type 75 Convertible
Accolti da due icone del passato Jaguar, una splendida XK 120 bianco panna del 1950 e una E-Type british green del 1961 entrambe in versione scoperta, il primo giorno abbiamo provato la Coupé F-Type R75, dallo splendido colore nero satinato, con ricchi interni in pelle nera e cerchi in lega da 20 pollici a 10 razze con finitura diamantata in nero lucido e pneumatici maggiorati 265/35 all’anteriore e 305/30 al posteriore.
La linea è aggressiva e “muscolosa”, con grande cofano anteriore a conchiglia con griglie di raffreddamento e fari anteriori a led ultrasottili con le luci diurne “Calligraphy” a forma di J, fiancate posteriori agili che si raccordano con lo splendido posteriore stretto e corto impreziosito dal sottile impianto luci a led dalla forma a “chicane”. Esternamente spiccano i loghi Jaguar sulla griglia anteriore e la silhouette del Giaguaro che balza sulle fiancate e sul cofano posteriore, ovviamente neri, e il marchio R, a esaltare la maggiore sportività di questa versione più aggressiva, anche sugli scarichi posteriori (quattro per entrambe le versioni).
Messo in moto con il pulsante Start/Stop alla destra del volante, il motore 5,0 litri sovralimentato ha un rombo sordo ed eccitante (anche se c’è la funzione Quiet Start che chiude le valvole di bypass nel silenziatore posteriore al momento dell’accensione per non far prendere un colpo ai vicini) e appena si sfiora l’acceleratore le reazioni sono devastanti. La versione F-Type R75, del resto, ha 575 Cv con una coppia di 700 Nm, accelera da 0 a 100 Km/h in soli 3,7 secondi con una velocità massima limitata elettronicamente di 300 Km/h. E quando si schiaccia a fondo il pedale dell’acceleratore, l’auto balza in avanti e inchioda il pilota al sedile, non solo nelle marce basse.
Partiti da Sitges la mattina presto, il primo giorno abbiamo percorso 492 Km, inerpicandoci sui Pirenei per arrivare a Larrede nel pomeriggio passando per il Bonaigua Pass e varie stazioni sciistiche, con strade piene di tornanti (ma dal fondo quasi perfetto), dove la R ha potuto mettere in luce grandi doti corsaiole. La trazione integrale la fa correre su dei binari grazie anche allo sterzo diretto e precisissimo e al differenziale attivo elettronico (EAD), l’accelerazione e la stabilità in uscita di curva sono impressionanti grazie anche a un traction control assolutamente non invasivo (e che data neve e umidità non abbiamo avuto il cuore di disinserire). I freni sono decisi e potenti e non sembrano affaticarsi mai, grazie al sistema Jaguar Carbon Ceramic Matrix con dischi anteriori da 398 mm e posteriori da 380 mm con pinze monoblocco a sei e quattro pistoncini.
Rispetto alla R mancano un centinaio di cavalli, ma, se non la si vuole utilizzare prevalentemente in pista, non se ne sente la mancanza: anzi, forse la guida è anche più divertente e “morbida” anche grazie al fatto che la trazione è posteriore. Il 5,0 litri V8 sovralimentato in questo caso ha una potenza di 450 Cv con una coppia di 580 Nm e spinge la 75 a 285 Km/h con un’accelerazione 0-100 Km/h in 4,6 secondi. Gli interni hanno pochissime differenze con la R, mentre l’esterno è apparentemente meno sinuoso con la capote chiusa, ma quando si apre la linea è veramente filante e accattivante.
I cerchi in lega sono sempre da 20 pollici con un design a cinque razze con colorazione nero lucido. Il motore è decisamente potente, le reazioni allo sterzo sono sempre precise e immediate, ma in generale l’auto è meno rigida e dà una sensazione forse di maggior comfort. Il parabrezza anteriore è grande e avvolgente e nella guida a cielo aperto ripara l’abitacolo anche ad alta velocità. Il meccanismo di apertura/chiusura della capote è comodo, rapido e facile da azionare anche in movimento a bassa velocità. Il baule è ovviamente ancor più sacrificato per dare spazio al “tettino”, ma la Convertible è la Convertible.
I prezzi chiaramente non sono per tutti: per le versioni Coupé si va dai 108.900 della F-Type 75 a trazione posteriore ai 139.400 della F-Type R75 a trazione integrale, mentre le Convertible costano rispettivamente 117.000 e 147.400 chiavi in mano.
Accanto alle versioni provate, sul mercato italiano è in vendita anche una versione di F-Type a 4 cilindri di 2,0 litri turbo da 300 Cv con una velocità di 250 Km/h e un’accelerazione 0-100 Km/h di 5,9 secondi e prezzi che vanno dai 75.000 euro della Coupé agli 82.900 della Convertible.
Ma chi vuole portarsi a casa un pezzo di storia non potrà che guardare alle due special edition, il canto del cigno dei motori V8 a benzina della casa inglese che hanno fatto epoca e che saranno prodotti nell’Engine manufactoring centre Jaguar Land Rover a Wolverhampton fino al 2025. Poi il salto definitivo al futuro elettrico.