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Sui Pirenei con la Jaguar F-Type 75, l'ultimo rombo del V8 a benzina prima del futuro elettrico

sui pirenei con la jaguar f-type 75, l'ultimo rombo del v8 a benzina prima del futuro elettrico

Jaguar F-Type 75 Convertible

SAN SEBASTIAN – Potenti, esclusive, divertenti e velocissime: le F-Type 75 e R75, Convertible e Coupé, nate per celebrare l’addio della Jaguar ai motori termici a benzina prima di trasformarsi in un brand esclusivamente elettrico dal 2025 e per ricordare il settantacinquesimo anniversario del lancio della prima sportiva del Giaguaro (la XK 120 scoperta), sulle tortuose strade dei Pirenei si sono rivelate due vere “bombe”. Alimentate dal potente propulsore V8 5,0 litri da 450 e 575 Cv (sulla R, la versione più spinta), le due special edition hanno divorato i circa 800 chilometri che in due giorni, risalendo la Spagna da Sud a Nord, ci hanno portato da Sitges, a pochi chilometri da Barcellona sul Mar Mediterraneo, a San Sebastian sull’Oceano Atlantico. Entrambe hanno mostrato grandi doti di maneggevolezza, precisione, comodità e tanta, tanta, potenza. Ma con caratteristiche diverse, in grado di accontentare le diverse “filosofie” dei fortunati (e facoltosi) clienti.

Accolti da due icone del passato Jaguar, una splendida XK 120 bianco panna del 1950 e una E-Type british green del 1961 entrambe in versione scoperta, il primo giorno abbiamo provato la Coupé F-Type R75, dallo splendido colore nero satinato, con ricchi interni in pelle nera e cerchi in lega da 20 pollici a 10 razze con finitura diamantata in nero lucido e pneumatici maggiorati 265/35 all’anteriore e 305/30 al posteriore.

La linea è aggressiva e “muscolosa”, con grande cofano anteriore a conchiglia con griglie di raffreddamento e fari anteriori a led ultrasottili con le luci diurne “Calligraphy” a forma di J, fiancate posteriori agili che si raccordano con lo splendido posteriore stretto e corto impreziosito dal sottile impianto luci a led dalla forma a “chicane”. Esternamente spiccano i loghi Jaguar sulla griglia anteriore e la silhouette del Giaguaro che balza sulle fiancate e sul cofano posteriore, ovviamente neri, e il marchio R, a esaltare la maggiore sportività di questa versione più aggressiva, anche sugli scarichi posteriori (quattro per entrambe le versioni).

L’abitacolo “1+1” ha un’impostazione da classica racing car, con contagiri in evidenza, consolle centrale con i comandi principali facili da trovare e molto intuitivi, e un Interactive Driver Display da 12,3 pollici con un navigatore preciso ed efficiente. Il volante ha tre razze ed è grande e ben imbottito, mentre forse le dimensioni delle levette del cambio avrebbero potuto essere di dimensioni maggiori. Il tetto è panoramico. I sedili dalla sagoma alleggerita e sottile in pelle Windsor, regolabili elettronicamente, sono avvolgenti e molto comodi, soprattutto lo schienale. Il baule è piccolo e c’è spazio per due valigie non troppo grandi, mentre all’interno, c’è spazio dietro i sedili al massimo per un giubbotto e uno zainetto.

Messo in moto con il pulsante Start/Stop alla destra del volante, il motore 5,0 litri sovralimentato ha un rombo sordo ed eccitante (anche se c’è la funzione Quiet Start che chiude le valvole di bypass nel silenziatore posteriore al momento dell’accensione per non far prendere un colpo ai vicini) e appena si sfiora l’acceleratore le reazioni sono devastanti. La versione F-Type R75, del resto, ha 575 Cv con una coppia di 700 Nm, accelera da 0 a 100 Km/h in soli 3,7 secondi con una velocità massima limitata elettronicamente di 300 Km/h. E quando si schiaccia a fondo il pedale dell’acceleratore, l’auto balza in avanti e inchioda il pilota al sedile, non solo nelle marce basse.

Partiti da Sitges la mattina presto, il primo giorno abbiamo percorso 492 Km, inerpicandoci sui Pirenei per arrivare a Larrede nel pomeriggio passando per il Bonaigua Pass e varie stazioni sciistiche, con strade piene di tornanti (ma dal fondo quasi perfetto), dove la R ha potuto mettere in luce grandi doti corsaiole. La trazione integrale la fa correre su dei binari grazie anche allo sterzo diretto e precisissimo e al differenziale attivo elettronico (EAD), l’accelerazione e la stabilità in uscita di curva sono impressionanti grazie anche a un traction control assolutamente non invasivo (e che data neve e umidità non abbiamo avuto il cuore di disinserire). I freni sono decisi e potenti e non sembrano affaticarsi mai, grazie al sistema Jaguar Carbon Ceramic Matrix con dischi anteriori da 398 mm e posteriori da 380 mm con pinze monoblocco a sei e quattro pistoncini.

Il giorno dopo cambio auto e partenza dal centro dei Pirenei destinazione San Sebastian con tratti tutte curve e un centinaio di chilometri di autostrada per altri 300 Km circa, al volante della F-Type 75 Convertible con la capote in tela (ovviamente) e una splendida colorazione metallizzata Giola Green.

Rispetto alla R mancano un centinaio di cavalli, ma, se non la si vuole utilizzare prevalentemente in pista, non se ne sente la mancanza: anzi, forse la guida è anche più divertente e “morbida” anche grazie al fatto che la trazione è posteriore. Il 5,0 litri V8 sovralimentato in questo caso ha una potenza di 450 Cv con una coppia di 580 Nm e spinge la 75 a 285 Km/h con un’accelerazione 0-100 Km/h in 4,6 secondi. Gli interni hanno pochissime differenze con la R, mentre l’esterno è apparentemente meno sinuoso con la capote chiusa, ma quando si apre la linea è veramente filante e accattivante.

I cerchi in lega sono sempre da 20 pollici con un design a cinque razze con colorazione nero lucido. Il motore è decisamente potente, le reazioni allo sterzo sono sempre precise e immediate, ma in generale l’auto è meno rigida e dà una sensazione forse di maggior comfort. Il parabrezza anteriore è grande e avvolgente e nella guida a cielo aperto ripara l’abitacolo anche ad alta velocità. Il meccanismo di apertura/chiusura della capote è comodo, rapido e facile da azionare anche in movimento a bassa velocità. Il baule è ovviamente ancor più sacrificato per dare spazio al “tettino”, ma la Convertible è la Convertible.

I prezzi chiaramente non sono per tutti: per le versioni Coupé si va dai 108.900 della F-Type 75 a trazione posteriore ai 139.400 della F-Type R75 a trazione integrale, mentre le Convertible costano rispettivamente 117.000 e 147.400 chiavi in mano.

Accanto alle versioni provate, sul mercato italiano è in vendita anche una versione di F-Type a 4 cilindri di 2,0 litri turbo da 300 Cv con una velocità di 250 Km/h e un’accelerazione 0-100 Km/h di 5,9 secondi e prezzi che vanno dai 75.000 euro della Coupé agli 82.900 della Convertible.

Ma chi vuole portarsi a casa un pezzo di storia non potrà che guardare alle due special edition, il canto del cigno dei motori V8 a benzina della casa inglese che hanno fatto epoca e che saranno prodotti nell’Engine manufactoring centre Jaguar Land Rover a Wolverhampton fino al 2025. Poi il salto definitivo al futuro elettrico.

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