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Subaru Solterra (2023), perché comprarla elettrica e perché no

Aspetto ruvido, interni spaziosi e trazione integrale: ecco come se la cava la Subaru Solterra, la “cugina” della Toyota bZ4X

Città o gite fuori porta? Con la Subaru Solterra non è necessario scegliere. Questo nuovo SUV elettrico imparentato con la Toyota bZ4X ha look e funzionalità da fuoristrada (non estremo, ovviamente) non solo per farsi riconoscere nel traffico cittadino, ma anche per destreggiarsi lontano dall’asfalto.

Le chicche sono davvero tante e vale la pena scoprirle in questo nuovo #PerchéComprarlaElettrica.

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Esterni ed interni | Architettura, batteria e autonomia | Ricarica | Guida | Prezzi

Verdetto

7.6 / 10

La prima – del nuovo corso – di Subaru tra le elettriche, parte da un suo punto di forza, come la trazione integrale e la possibilità di arrampicarsi su terreni più complicati, pur senza mostrare numeri cosi elevati alle voci “potenza e coppia”. Poco male.

Il rovescio della medaglia è dato però da consumi un po’ troppo eccessivi che possono adeguarsi lavorando sul software di gestione.

Nel frattempo, chi la guarda con interesse non potrà fare a meno di ritrovarsi in un ambiente arioso e ben rifinito. Fuori è imponente, con uno stile nipponico che può più o meno piacere, ma che sicuramente ha carattere.

Esterni ed interni

Come la bZ4X, anche la Solterra non passa certo inosservata. Il suo look mischia elementi da fuoristrada, come le modanature nere che avvolgono tutta la carrozzeria, a quelli tipici di un SUV urbano. I fari LED affilati, la calandra come elemento di stile e le superfici levigate che migliorano l’aerodinamica danno alla Solterra tanta personalità.

L’imponenza si nota anche nelle fiancate, con una linea di cintura molto alta e cerchi in lega da 20”. Le proporzioni importanti (4,69 m di lunghezza e 1,86 m di larghezza) si traducono in un’abitabilità elevata per i cinque passeggeri, mentre la capacità del bagagliaio è nella media, anche se qui si trovano diverse soluzioni interessanti per migliorare la praticità.

subaru solterra (2023), perché comprarla elettrica e perché no

Subaru Solterra, look da fuoristrada e portamento da SUV

Salire a bordo è abbastanza agevole, anche per i passeggeri posteriori (anche chi è seduto in mezzo non ha problemi visto che il pavimento è piatto). Non ci sono problemi a caricare un seggiolino: l’altezza della seduta aiuta e gli attacchi Isofix sono presenti su entrambi i sedili posteriori.

In generale, l’abitacolo ha un aspetto sobrio e curato nelle finiture e nei rivestimenti, mentre la dotazione tecnologica è piuttosto completa. A tal proposito, oltre al quadro strumenti digitale (comandabile tramite le razze del volante, il cui posizionamento dei tasti è un po’ dispersivo), c’è il display dell’infotainment da 12,3” avvolto da una superficie in piano black.

subaru solterra (2023), perché comprarla elettrica e perché no

Subaru Solterra: l’abitacolo

L’infotelematica è chiara e precisa, ma ha alcuni limiti. Le funzioni di intrattenimento sono poche e la logica del sistema di navigazione non è molto affine a un’auto elettrica. Orientarsi tra i vari menu, comunque, è piuttosto semplice, dato che sono presenti anche dei comandi fisici poco più in basso vicino alla plancia.

L’auto si può “consultare” a distanza anche tramite l’app Subaru Care che consente di refrigerare la vettura, verificare la carica, aprire e chiudere le portiere e analizzare la guida negli ultimi viaggi in modo molto approfondito.

Subaru Solterra: dati tecnici

Fuori

Lunghezza

4,69 metri

Larghezza

1,86 metri

Altezza

1,65 metri

Peso

2.035 kg

Passo

2,85 metri

Dentro

Bagagliaio

421 litri

Bagagliaio anteriore

Architettura, batteria e autonomia

La Solterra si basa sulla piattaforma di Toyota e-TNGA, ma quest’ultima è stata ulteriormente affinata da Subaru, la quale l’ha ribattezzata e-Subaru Global Platform. Sta di fatto che il pacco batteria agli ioni di litio ha una capacità di 72,8 kWh (netta di 71,4 kWh). Il raffreddamento del pacco batteria è a liquido, mentre la garanzia della batteria stessa è di 8 anni o 150.000 chilometri.

È presente un motore per ogni asse (trifase sincrono a magneti permanenti) con una potenza totale di 218 CV e 336 Nm. I due propulsori lavorano in simbiosi per produrre il sistema di trazione integrale a controllo elettronico chiamato eAxle che “sposta” costantemente la potenza sui due assi.

Secondo Subaru, la Solterra può scattare da 0 a 100 km/h in 7,6 secondi, mentre l’autonomia nel ciclo WLTP si attesta sui 460 km.

Ricarica

Per ricaricare la vettura si apre il bocchettone (non elettroattuato) vicino al passaruota posteriore destro. Gli standard compatibili sono il Mennekes e il CCS Combo 2, con un caricatore di bordo (solo) fino a 6,6 kW in corrente alternata e fino a 150 kW in DC.

A casa, quindi, con una presa domestica si ricevono ogni ora circa 10 km, che possono salire fino a 210 km se ci si collega a una colonnina pubblica da 50 kW. Nonostante la ricarica in DC sia piuttosto veloce, però, il sistema multimediale non mette a disposizione tante funzioni. Ma a bordo c’è comunque spazio per utilizzare il proprio PC e portarsi avanti col lavoro (o semplicemente passare il tempo).

Guida

Partiamo col dire che la posizione di guida rialzata dà una buona sensazione di controllo sia durante la guida che in manovra. La visibilità, quindi, è più che sufficiente, anche perché la vetratura è ampia e i montanti non “rubano” troppo spazio.

La trazione integrale è l’elemento più importante della Solterra, coi due motori che permettono una guida pronta e reattiva, senza eccessi sportivi. La Subaru risulta essere agile in tante situazioni, anche in caso di inversione a U, con un diametro di sterzata di circa 11 metri, che è relativamente contenuto per un’auto di queste dimensioni.

Anche nell’utilizzo extraurbano, la vettura dà un feedback dinamico grazie a una taratura equilibrata delle sospensioni specifica firmata da Subaru e leggermente diversa da quella della Toyota bZ4X. Così, il rollio è contenuto, l’inserimento in curva è preciso e, al tempo stesso, non c’è troppa rigidità se si abbandona l’asfalto per affrontare dei sentieri nel fuoristrada.

Proprio in quest’ultimo contesto, la Solterra si distingue rispetto a diverse rivali, con una luce a terra di 21 cm, un angolo d’attacco di 17,7° e uno d’uscita di 25,4° che consentono di guidare nello sterrato (non troppo impegnativo) senza problemi.

In queste situazioni danno una mano due modalità di guida specifiche e altri sistemi importanti come il controllo della velocità in discesa e il Grip Control, che mantiene costante la (bassa) velocità dando la possibilità di concentrarsi solo sullo sterzo.

La frenata rigenerativa si può regolare in quattro livelli, mentre l’insonorizzazione è buona fino a 110 km/h, poi si avverte qualche turbolenza di troppo.

Ci siamo trovati bene anche coi sistemi di assistenza alla guida di livello 2. L’attivazione e la gestione sono semplici e immediate, col Cruise Control Adattativo e il mantenitore di corsia che non risultano mai invasivi. Molto utile anche il sistema di telecamere che permette di capire subito gli spazi di manovra.

I consumi? Le forme squadrate e le temperature rigide (5-12°C nei giorni delle nostre prove) non hanno sicuramente aiutato l’efficienza. Nelle nostre rilevazioni, la Subaru ha fatto segnare 21 kWh/100 km in ambito urbano, 23,8 kWh/100 km in extraurbana e 25,2 kWh/100 km in autostrada. In sostanza, l’autonomia reale si aggira tra i 300 e i 350 km.

La Tecnica

Motori (x2)

Trifase sincrono a magneti permanenti

Potenza

218 CV

Coppia

336 Nm

Capacità Pacco Batterie

Tipo di Ricarica

72,8 kWh nominali | 71,4 kWh reali
Mennekes | CCS Combo2

Prezzi

Il listino della Solterra parte da 59.900 euro per l’allestimento 4E-Xperience, mentre la versione in prova è la 4E-Xperience Plus da 63.900 euro. Essenzialmente, la seconda monta dei cerchi più grandi e sono presenti la funzione di memorizzazione dei sedili elettrici, il display dell’infotainment da 12,3”, l’impianto audio Harman Kardon e il tetto panoramico.

In generale, comunque, entrambi gli allestimenti sono piuttosto ricchi. Il nostro consiglio è di optare per la versione più ricca per avere una dotazione davvero full optional, per poi scegliere la verniciatura metallizzata (1.000 euro o 1.500 euro se si opta per il bicolor).

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