A luglio entrerà in vigore una direttiva europea che introduce l'obbligo di diversi sistemi di assistenza alla guida e aumenta la sicurezza per conducenti e pedoni
Se acquistate una nuova vettura dopo il 7 luglio preparatevi a sopportare il frequente cicalino degli alert perché, da quella data, sarà obbligatoria, per le nuove immatricolazioni, l’adozione di nuovi e diversi sistemi di assistenza alla guida (Advance Driver Assistance Systems, ADAS): in quella data entrera? infatti in vigore nel nostro Paese la direttiva della Comunita? Europea che impone la presenza di sistemi evoluti per la sicurezza.
ADAS, i perché di una scelta
Ma come mai sono state introdotte queste novità? Ricerche stimano che oltre il 90% degli incidenti stradali è causato da errori umani (il restante e? attribuito principalmente a problematiche tecniche), i sistemi di assistenza non solo migliorano l’esperienza di guida ma la rendono più sicura. Purtroppo fino a poco tempo fa la maggior parte di questi sistemi erano proposti solo come costosi optional, mentre con questa norma si mira a ridurre in modo significativo il numero di decessi e di lesioni gravi sulle strade dell’Unione Europea introducendo tecnologie di sicurezza all’avanguardia come dotazione standard dei veicoli. L’obiettivo e? inoltre quello di migliorare la competitività dei Costruttori dell’Unione sul mercato globale fornendo un primo quadro giuridico per veicoli automatizzati e completamente automatizzati, in altre parole, vengono gettate le basi per la guida autonoma.
La portata delle nuove norme è più ampia rispetto alla semplice obbligatorieà degli ADAS: come ci ha raccontato Alberto Musso, Responsabile Area tecnica e Affari regolamentari di ANFIA (l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) il nuovo Regolamento Generale di Sicurezza (General Safety Regulation, GSR) impone ai produttori modifiche già a partire dalla progettazione. Per poter omologare le nuove vetture è infatti necessario che queste superino nuovi crash test e dispongano di una architettura in grado di proteggerle da attacchi informatici. Quest’ultimo punto si estende persino alla gestione interna dell’azienda, alle linee di produzione e ai fornitori di componentistica.
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