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Stop gas, l'energia solare costerà 10 volte meno: lo studio

Rystad Energy prevede che le rinnovabili cresceranno dal 2023 in poi, permettendo all'Europa di risparmiare in bolletta

stop gas, l'energia solare costerà 10 volte meno: lo studio

Adesso più che mai, l’Europa è a un bivio. Imboccando una strada, continuerebbe a dipendere dall’energia prodotta dal gas; scegliendo l’altro percorso, abbraccerebbe calorosamente le rinnovabili. Ma se già prima non c’erano dubbi su quale fosse il sentiero migliore, il sigillo lo mette l’ultimo studio dell’istituto di ricerca Rystad Energy.

Stando al report, lo scacchiere geopolitico di oggi fa sì che far funzionare una centrale a gas, nel lungo periodo, costi 10 volte di più rispetto a installare nuovi impianti fotovoltaici. E le cose non cambierebbero molto con un calo dei prezzi, perché il fossile faticherebbe a rimanere competitivo in confronto al green, anche nei prossimi anni.

Spartiacque 2023

Cerchiamo di capire dando uno sguardo a numeri. La guerra in Ucraina ha fatto schizzare alle stelle i costi dell’energia. Gli indici TTF (Title Transfer Facility, il mercato di riferimento europeo per lo scambio di gas) sono passati da una media dai 46 euro per Megawattora del 2021 ai 134 €/MWh del 2022, che significano un aumento del 187%. Ad agosto c’è stato persino un picco di 330 €/MWh.

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La previsione di Rystad Energy è che la nuova realtà, combinata alle politiche europee, favorisca il boom delle rinnovabili. Ci vorrà però del tempo per vedere dei veri cambiamenti. Già nei primi 7 mesi di quest’anno, la produzione di elettricità dal gas è aumentata del 4%, spinta dal calo di idroelettrico e nucleare.

Ma il 2023 potrebbe essere l’anno della svolta. L’accensione di impianti eolici e solari da 50 GW totali, insieme a 30 GW di nucleare francese, ridurrà sicuramente il fabbisogno di gas. Uno sguardo più in là mostra poi che nel 2025 avremo oltre 100 GW di nuova capacità.

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I prossimi decenni

Diventeranno 333 GW nel 2028, sufficienti per generare 663 TWh di elettricità, ma a condizione che tutti i fondi attualmente destinati al gas vengano dirottati sulle rinnovabili. Per il 2050 si parla di 2.000 TWh. E tutto questo si somma allo scenario base dell’istituto di ricerca, che parla di 2.385 GW di fotovoltaico ed eolico e di 520 GW di batterie installati, sempre a metà secolo.

“I decisori europei – commenta Carlos Torres Diaz, responsabile del settore energia di Rystad Energy – devono decidere se continuare a utilizzare gas costoso e meno sicuro o investire in economiche energie rinnovabili e in opzioni di stoccaggio.

Il gas continuerà a svolgere un ruolo importante nel mix energetico europeo ancora per un po’, ma economia e preoccupazioni per il clima faranno pendere l’ago della bilancia a favore delle energie rinnovabili, a meno che non si verifichino cambiamenti fondamentali”.

Fonte: Rystad Energy

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