Lo stabilimento Stellantis di Cassino
«Lo stabilimento di Cassino vanta una lunga tradizione di innovazione e tecnologia. I veicoli basati sulla piattaforma Stla Large che stiamo progettando rivoluzioneranno l’esperienza di guida grazie a funzionalità e caratteristiche all’avanguardia e per questo, confidiamo nella grande competenza dei nostri dipendenti e nel team manageriale di Stellantis per riuscire a raggiungere i nostri audaci obiettivi legati al costo e alla qualità. Il supporto dei dipendenti di Cassino e la lungimiranza delle autorità locali e nazionali sono per noi un grande stimolo per sviluppare veicoli in grado di conquistare i clienti con una mobilità pulita, sicura e accessibile» spiega Tavares. «È una novità molto importante, ricca di prospettive occupazionali promettenti per il sito di Cassino, per il territorio e per il Paese. Chiederemo al Gruppo quanto prima di definire i tempi e i modelli destinati allo stabilimento» commenta Ferdinando Uliano, segretario nazionale della Fim. Critica la Fiom: «Una buona notizia se non fosse che non c’è alcuna certezza sui modelli, i volumi attesi e i tempi» osserva Simone Marinelli, coordinatore automotive per la Fiom. Inaugurato nel 1972, lo stabilimento di Cassino, situato a Piedimonte San Germano, in provincia di Frosinone, è ad alta automazione con oltre 1.200 robot che eseguono le operazioni di stampaggio, lastratura, verniciatura e produzione di parti in plastica. Dal 2017 il consumo di acqua è stato dimezzato, mentre pannelli fotovoltaici situati nei parcheggi interni consentono di produrre energia solare. Stellantis prevede di investire, entro il 2025, più di 30 miliardi di euro nell’elettrificazione e nella realizzazione del software necessario alla produzione di veicoli Bev.