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Skoda Vision 7S – Grande e funzionale: a tu per tu con il prototipo

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Skoda Vision 7S – Grande e funzionale: a tu per tu con il prototipo

Si sale, letteralmente, a bordo della Vision 7S, la grande concept della Skoda che anticipa il nuovo corso stilistico delle vetture elettriche realizzate dal marchio boemo. Il pianale Meb, infatti, è alto da terra 24,2 centimetri, ben oltre il limite di una Suv normale. Quindi, auto da famiglia sì, da oltre cinque metri di lunghezza, ma con una certa voglia di “avventura” che si nota soprattutto nella parte inferiore. La concept ve l’abbiamo in parte già raccontata, ma ora, unici in Italia, possiamo salire a bordo di un esemplare marciante, seppure a bassissima velocità e con un angolo di sterzata ridotto. Cercheremo di capire quali soluzioni mostrate dal prototpipo andranno poi in produzione.

Sei più uno. Come da prassi su un’auto a batteria, il pavimento è piatto, oltre che realizzato in materiale derivato da pneumatici riciclati. Un atout, sulla Vision 7S. L’abitacolo a sette posti è in realtà un 6+1, con sei adulti e l’ovetto per bambini posizionato al centro della seconda fila di sedili. Gli interni sono molto spaziosi e luminosi, grazie, rispettivamente, alla metratura ampia garantita dal passo di 3,075 metri, e dal mega tetto panoramico. Un prototipo che mostra già alcuni elementi di quello che troveremo non solo sul modello di serie che arriverà al top di gamma nel 2026, ma pure sulle altre inedite Bev che la Skoda ha in agenda da qui a quattro anni (la prima del lotto sarà una C-Suv, che verrà presentata nel 2024).

Abito “spezzato”. A partire – e qui facciamo una digressione, “uscendo per un momento dall’abitacolo – dal frontale, che mostra una calandra larga, sottile e chiusa, con ricercati gruppi ottici a T (schema presente anche in coda), il cofano scavato al centro, con il logo che lascia il posto al lettering. Di lato, poi, la carrozzeria sembra quasi divisa a metà: quella superiore, infatti, risulta più tesa, stilosa ed elegante, mentre quella inferiore è più robusta e fuoristradistica. Oltre che caratterizzata da una sorta di predellino incassato, in cui sono annegate delle prese di corrente, utili per ricaricare dispositivi. La coda, inoltre, per via del volume pieno e del disegno delle luci, ricorda un po’ quella delle più recenti creazioni di casa Range Rover. Il padiglione, poi, termina in modo rastremato verso il centro, con ai lati un doppio spoiler. Ma vediamo di conoscere meglio la concept attraverso alcune tematiche che presenta e sviluppa.

Design sì, ma… L’impressione è che la Vision 7S non sia solo grande, e che si posizioni al top della gamma, ma che lo stile stesso le abbia fatto compiere un passo avanti in termini di percezione di quella che potrà essere, un domani, la qualità del prodotto finale. A questo risponde Dalibor Pantucek, capo progetto dell’exterior design: Noi siamo un brand orientato alla famiglia, e questo si riflette anche nella taglia, quando si ha a disposizione una nuova piattaforma elettrica. Questo era l’obiettivo: creare un’auto spaziosa e un design che rappresentasse il manifesto dell’inedito corso stilistico della Casa, grazie a un look solido, moderno, pulito e dai volumi proporzionati. La vettura che verrà si rivolge a un nuovo gruppo di clienti che utilizzano l’auto pure per il tempo libero, e questo avrà ovvie ricadute anche sul prodotto. Abbiamo utilizzato materiali di pregio e di tendenza, ma l’orizzonte, per noi, è sempre la funzionalità. Insomma, il cliente di questo modello, nelle intenzioni della Casa, non guarderebbe tanto allo status “premium” della vettura, ma alle esigenze della famiglia, al fatto di avere un buon prodotto, ancora una volta pratico.

Un po’ Suv, un po’ Mpv. La taglia, come detto, è generosa, oltre i cinque metri, se tale soglia verrà confermata anche nella produzione di serie. L’importante spiega Peter Olah, responsabile design degli interni e della gamma colori, è la funzionalità: questa è una grande auto da famiglia, a sette posti. E, in genere, oggi, quando hai tali caratteristiche, il bagagliaio quasi scompare. L’obiettivo, per noi, è stato quello di combinare sette posti e un adeguato vano di carico. Oppure un’ampia zona libera in configurazione a cinque posti. Oggi, si hanno un sacco di bagagli e oggetti da trasportare. E questa è un’auto un’elettrica, dunque non vogliamo consumi elevati: l’idea, dunque, è quella di non avere portapacchi sul tetto, ma di stivare tutti i colli all’interno. Questo è il motivo della taglia grande di questa concept, quasi una via di mezzo tra una Suv e una Mpv.

Livello 3. Due le modalità di bordo: Driving e Relaxing. In quest’ultima, i sedili anteriori indietreggiano, il volante si allontana, i pedali rientrano nel pavimento (e il monitor centrale ruota in posizione orizzontale). Si potrebbe pensare alla guida autonoma di livello 4. Spiega Peter Olah: La concept non ha un sistema di quel tipo. Dispone di un livello 3 avanzato, e noi crediamo che nei prossimi anni, specie per i modelli Skoda, non avremo una guida completamente autonoma. Tutte le caratteristiche che vedete sulla concept sono legate più che altro alla fase di ricarica, e al tempo che spendiamo alla colonnina. Se c’è brutto tempo e devi restare in auto per 20-30 minuti, può essere noioso: così noi trasformiamo l’abitacolo in un living room, dove puoi rilassarti, giocare o lavorare.

Cambierà al centro. Ma vale la pena di tornare sulla configurazione a sei posti più uno, con la particolare collocazione dell’ovetto per bambini: un’idea cui stiamo lavorando, nel rispetto delle normative. Ma sull’auto di produzione ci sarà per lo più una configurazione normale a tre posti nella zona centrale. Sulla showcar, però, abbiamo pensato all’idea del seggiolino estraibile: quindi, ci sono sei posti veri, e lo spazio al centro, una volta tolto l’ovetto, potrebbe essere utilizzato in altri modi, per esempio per trasportare degli sci o per fissare una bici.

I comandi fisici restano. Nell’abitacolo si nota come diversi comandi fisici siano stati mantenuti, soprattutto quelli del climatizzatore sulla console: Molti spiega Peter Olah, guardando all’auto del futuro, vorrebbero gestire tutto dal monitor touch, come si fa con lo smartphone. Ma quando poi utilizzi un’auto simile, ti accorgi che, senza la guida autonoma, non è così pratico. Sulla nostra Enyaq, per esempio, c’è un mix giusto fra comandi aptici, sul volante, e fisici, l’ideale per quando si guida velocemente. Lo stesso è per il volante del futuro: c’è chi lo vorrebbe con ampie superfici touch, ma poi quando lo prova, cambia idea. Sulla Enyaq c’è un grande monitor, ma pure una serie di tasti diretti, perché ci sono funzionalità che è meglio gestire in modo fisico, per evitare distrazioni. Sulla console c’è posto per due smartphone: il problema è che, di solito, non tutti i contenuti si possono trasferire all’auto, perché Apple CarPlay e Android Auto non lo consentono. Sulla Vision 7S si ripone lo smartphone nell’alloggiamento, l’auto riconosce te, le tue preferenze (per esempio, se vuoi telefonare via WhatsApp o Facebook, oppure ascoltare la musica da Spotify) e i tuoi set-up. E così, collegando il cellulare alla vettura, tutte le informazioni vengono trasferite e il sistema parte sempre dalle tue preferenze.

Interazione via smartphone. Anche i passeggeri della seconda fila possono interagire: la Skoda, però, non vuol farlo tramite display aggiuntivi, ma attraverso gli stessi smartphone, che possono essere fissati magneticamente agli schienali o ricaricati. E grazie alle proprie app, il passeggero è collegato e può controllare i suoi dati sull’auto, o condividerli, proprio come succede quando si utilizza il telefonino.

Cambio di visuale? Lo schermo verticale della Vision 7S è un qualcosa di nuovo per la Skoda. Ci domandiamo se tale svolta nell’interfaccia si ritroverà già con questa generazione di modelli o ancora prima. Di nuovo Olah: Questa concept è un laboratorio, per la prima volta è funzionante, anche a livello di infotainment. Quindi possiamo studiare l’interazione fra i vari comandi e valutarli. In questo momento crediamo di essere sulla strada giusta con lo schermo verticale. Tuttavia pensiamo che ci sia ancora molto da fare. Di sicuro lo vedremo nei futuri modelli, ma è difficile dire ora quali saranno. Siamo ancora all’inizio e non vogliamo fare questo cambiamento solo per distinguerci. Lo faremo solo se avrà senso.

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