Motori

Skoda Kamiq Black Dots: la nostra prova su strada del SUV compatto fuori e spazioso dentro

Skoda Kamiq Black Dots debutta in un momento in cui il mercato delle auto attraversa alti e bassi. In molti in Italia sentirebbero l’esigenza di cambiare vettura per aggiornare un modello più vecchio, magari proprio a causa delle normative sempre più stringenti che portano diverse città ad effettuare blocchi del traffico. Con l’aumento della complessità tecnologica, in parte per gli scenari mondiali legati alle forniture e alla situazione geopolitica, in parte perché le auto di oggi sono molto più sicure e quindi si fanno pagare le tecnologie come gli ADAS di serie, i prezzi sono inevitabilmente aumentati.

Per questo una soluzione come Skoda Kamiq potrebbe essere quella ideale per molti: si tratta di un SUV compatto, ma Skoda non si dimentica delle berline, che resta nei 4,2 metri di lunghezza, ma che risulta uno dei migliori ad utilizzare gli spazi interni e quindi permette di rappresentare una valida alternativa anche a chi veniva da un segmento leggermente superiore.

La storia dei SUV Skoda in Italia parte nel 2017 con Kodiaq, prosegue nel 2019 con Karoq e si completa nel 2019 (2020 in Italia) con il lancio Kamiq nel segmento B (B con gli steroidi visto che si avvicina per misure quasi al segmento superiore). Curiosità? Tutti i modelli SUV della gamma, per scelta, hanno un nome che inizia con la K e termina con la Q. Enyaq ha rotto questa tradizione essendo un modello elettrico.

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Skoda Kamiq Black Dots 4

L’abitabilità è infatti figlia di un abitacolo ben sfruttato in altezza, il bagagliaio è di quelli importanti come da tradizione Skoda, e ci sono delle soluzioni intelligenti che altre non hanno e che permettono di caricare anche oggetti più lunghi.

Il 2023 sarà l’anno in cui Kamiq andrà incontro ad un restyling, e questa potrebbe essere quindi l’occasione perfetta per approfittare della Black Dots, una versione pensata per il mercato italiano, ricca di contenuti di serie che solitamente i clienti scelgono a pagamento e che non avrà nulla da invidiare (lato tecnico) al restyling visto che la piattaforma resterà la stessa, la MQB A0 del gruppo Volkswagen.

Insomma, pur caratterizzandosi per un design che ha qualche anno alle spalle (l’auto è stata lanciata nel 2019), Kamiq Black Dots può essere la scelta giusta nel 2023 perché già al debutto aveva tutti i più importanti contenuti tecnologici (infotainment, connettività e ADAS per la sicurezza attiva) e, quindi, il restyling sarà “solamente” un cambio di vestiti con un look più moderno, che però non andrà a snaturare la parte tecnica.

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Skoda Kamiq Black Dots 15

Dimensioni e caratteristiche

Skoda Kamiq Black Dots è un’auto da 4,24 metri di lunghezza che si inserisce nel segmento dei SUV cittadini. Il termine “cittadino” è importante perché non ci troviamo di fronte ad un modello a trazione integrale che può essere utilizzato per chi vuole affrontare anche del fuoristrada, ma questo non deve spaventare chi vuole utilizzarlo per superare strade bianche o ostacoli urbani come il marciapiede: l’altezza da terra è di 18 centimetri, tanto basta per non preoccuparsi di dossi e rampe dei garage interrati.

Il look, pur essendo di base lo stesso del lancio, viene impreziosito e parzialmente ammodernato dai dettagli specifici di questo allestimento: cerchi in lega di serie (17″ sulla Skoda Kamiq Black Dots, i 18″ sono optional), proiettori Full LED davanti e dietro, dettagli nero lucidi nella parte inferiore e nero opachi in quella superiore, barre da tetto incluse.

Lo spazio è quello in cui Skoda è stata davvero brava: abbattendo il divano posteriore si arriva a 1.395 litri di bagagliaio. In configurazione a cinque posti abbiamo 400 litri. Anche la zona passeggeri riprende la filosofia di spazio e praticità: ci sono vani per 26 litri totali nell’abitacolo. Inoltre i ben 2,65 metri di passo la rendono molto più abitabile di diverse concorrenti.

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Skoda Kamiq Black Dots 2

Motori e prova su strada

Skoda Kamiq è proposta con motorizzazioni benzina o a metano. Tralasciando per il momento la versione a gas, con il sempre ottimo G-TEC da 90 cv, i benzina sono dei TSI turbo da 1.0 o 1.5 litri.

Consiglio di puntare alla cilindrata più piccola se si vuole risparmiare a fronte di un utilizzo prevalentemente urbano ed extra-urbano nei dintorni delle città, senza particolari esigenze di viaggio. La versione d’ingresso ha il cambio a cinque rapporti, grida praticamente “usatemi in città” ed utilizza un motore da 95 CV e 175 Nm di coppia massima. Consumi reali tra intorno ai 6 litri ogni 100 chilometri e prestazioni di tutto rispetto quando non si affrontano scenari particolarmente avversi come le frequenti salite a pieno carico. Il consiglio per un’auto a tutto tondo è di scegliere il mille da 110 CV con 200 Nm di coppia massima, disponibile con il manuale a sei rapporti o con un interessante doppia frizione DSG a 7 marce. In quest’ultimo caso, anche quando il motore è messo alla frusta, sarà l’automatico a fare il lavoro sporco al posto nostro evitando lo stress dei frequenti cambi di marcia tra i tornanti.

Ovviamente è il TSI 1.5 la stella della gamma ed è un motore obbligatorio per chi vuole fare un salto di categoria, magari per chi la usa frequentemente in montagna o spesso per viaggi più lunghi del solito con quattro adulti a bordo e i relativi bagagli. In questa configurazione, Skoda Kamiq Black Dots è davvero interessante perché il turbo benzina è molto vicino alle prestazioni di coppia di un piccolo diesel (250 Nm), eroga in maniera molto lineare, è pronto in basso, ha 150 cv utili anche per togliersi qualche sfizio e riesce a mantenere accettabili i consumi, registrando circa 6 litri ogni 100 chilometri nel ciclo combinato.

E riguardo al cambio? Il DSG è molto piacevole, ma anche il manuale si difende bene. Il mio consiglio è scegliere il DSG se ci abbinate il setup sportivo ribassato di 10 mm e il motore più potente, ma ne parleremo nel paragrafo relativo alla dinamica di guida.

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Skoda Kamiq Black Dots 5

Assetto e dinamica di guida

Di base Skoda Kamiq Black Dots (in tutte le sue varianti di allestimento) è un SUV che punta sul comfort, proponendo un assetto morbido che solo in parte cede all’inevitabile rollio delle auto a ruota alta quando si esagera con le curve. L’elettronica di sicurezza è ben tarata, con interventi non troppo invasivi, e lo sterzo è morbido e fatto apposta per renderla un’auto sincera nelle reazioni, “comprensibile” da tutti (anche da chi è meno pratico alla guida) e facile da controllare.

C’è un assetto più sportivo che ribassa l’auto di 10 millimetri ed è quello consigliato a chi vuole un’auto più vicina alle reazioni della ruota bassa. L’aggiunta, oltre alla parte meccanica, è quella della modalità di guida Sport che utilizza il controllo elettronico degli ammortizzatori per rendere più rigida la risposta, più diretto lo sterzo e va ad influire anche sull’erogazione del gas e sulla risposta del cambio DSG, che offre cambiate brillanti seppur non sportive come una vettura pensata per utilizzi più estremi.

Chiaro che si tratta di gusti e preferenze, ma potendo spendere qualcosa in più Kamiq con l’assetto specifico (si chiama Sport Chassis Control) è quella più divertente, specie quando si gioca con le palette al volante tra le curve ed è per questo che consiglio il TSI 1.5 da 150 cv in questa configurazione, per avere un motore più brillante che segue il setup ribassato e affilato.

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Skoda Kamiq Black Dots 17

La tecnologia di Skoda Kamiq Black Dots

Nell’introduzione vi spiegavo come Kamiq, pur essendo un’auto con qualche anno alle spalle, resta validissima anche oggi e anche in un 2023 che vedrà l’annuncio del suo restyling. Al lancio, infatti, Kamiq aveva già gli ADAS per la sicurezza attiva come la frenata automatica d’emergenza di quelle moderne, in grado di riconoscere non solo gli altri veicoli, ma anche pedoni e ciclisti.

C’è poi il sistema che riporta attivamente l’auto in corsia quando siamo distratti e tocchiamo la linea della carreggiata, utilizzando lo sterzo per deviare la traiettoria altrimenti pericolosa e un avviso per catturare nuovamente l’attenzione di chi guida. In tema di attenzione, poi, c’è il monitoraggio del conducente, altra caratteristica di serie fin dall’allestimento d’ingresso, e quindi riproposta su Black Dots che include il Cruise Control (non adattivo) e le luci LED dinamiche con i fendinebbia LED che illuminano automaticamente la parte interna della curva.

Anche la tecnologia per l’intrattenimento è abbastanza evoluta: l’auto ha già la eSIM LTE integrata e questo permette di controllarne lo stato e alcune funzioni con l’app per smartphone, anche da remoto. Inoltre il sistema di serie, il Bolero quello con il display touch da 8″, supporta Apple CarPlay e Android Auto e ha le prese USB-C per la ricarica degli smartphone fin dal primo livello di allestimento.

Prezzo e per chi è consigliata Skoda Kamiq Black Dots

Dopo averla provata più volte, dal lancio all’arrivo di quest’ultima versione dedicata al mercato italiano, Skoda Kamiq si conferma un’auto consigliata a chi cerca un SUV compatto che sappia davvero utilizzare bene gli spazi.

Magari non risponde all’esigenza di chi cerca l’ultimo design e le linee più moderne, ma questo non è da confondere con i contenuti che ci sono tutti. L’allestimento Black Dots va a scontare molti di quelli che erano accessori prima acquistabili ad un prezzo maggiorato e beneficia di una dotazione più ricca della versione Ambition d’ingresso che ha un listino di 23.700€.

Skoda Kamiq Black Dots prende molti dei contenuti della Style (da 26.100€) ma permette di tagliare il prezzo ad un listino di 25.350€, esclusi gli sconti che si potrebbero ottenere in concessionaria.

A questa cifra, però, offre di serie gli ADAS sopracitati per la sicurezza attiva, cerchi in lega da 17″, clima automatico bi-zona, luci Full LED con funzione adattiva, fendinebbia “cornering” e frecce posteriori LED dinamiche, infotainment connesso da 8″ touch, applicazione per il controllo remoto, personalizzazioni estetiche (calandra, calotte specchietti, inserti paraurti e interni in tessuto con pelle sintetica scamosciata) e il keyless completo che avvia la vettura. A tutto ciò si aggiungono Apple CarPlay e Android Auto, la eSIM integrata, l’app e le soluzioni Simply Clever (ombrello nella portiera, raschietto nello sportellino del serbatoio e via dicendo.

Chi vuole qualcosa in più può scegliere tra due pacchetti senza dover combinare più accessori del catalogo: City Pack ha il sensore di pioggia per i tergicristalli, la telecamera posteriore e il keyless completo per l’apertura delle portiere. City Plus Pack aggiunge al precedente i sensori di parcheggio anteriori.

Finanziamento da 199€ al mese

Chi vuole acquistare con una formula rateale può scegliere Clever Value. Si tratta del nome commerciale di Skoda della classica proposta di rateizzazione per tre anni: 3.500€ di anticipo, rate da 199€ al mese (con permuta o rottamazione), manutenzione Skoda Care inclusa per 3 anni o 45.000 km e la maxi rata finale, che può essere eliminata restituendo l’auto. In alternativa si può ricattare la vettura, finanziare la maxi-rata oppure cambiare modello. Tale formula, sulla Skoda Kamiq Black Dots 1.0 TSI da 95 cv, prevede una rata finale di 13.582€, pari al valore futuro garantito alla scadenza del finanziamento di 36 mesi o al raggiungimento di 30.000 km (TAN 6,99%, TAEG 8,43%).

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